Venerdì 20 Dicembre 2024
REDAZIONE CRONACA

Esplosione in una raffineria a Calenzano, fumo nero sulla città. Boato avvertito ovunque. Ci sono feriti

Paura nella mattina di lunedì. Intervento di vigili del fuoco e ambulanze

Sesto Fiorentino (Firenze), 9 dicembre 2024 – Esplosione a Calenzano nella raffineria Eni nella mattina di lunedì 9 dicembre. Il boato è stato chiaramente avvertito in tutta Firenze e hinterland. Una nuvola di fumo si è improvvisamente levata sul capoluogo. 

Dunque un’esplosione fortissima, accaduta intorno alle 10.20. Ambulanze e vigili del fuoco sono immediatamente andati sul posto. Sul posto il sistema di emergenza sanitaria, vigili del fuoco e forze dell’ordine. Sospesa la circolazione ferroviaria tra Prato e Firenze. Ci sono diversi feriti. Chiuso il castello autostradale di Calenzano. Traffico completamente bloccato nei comuni di Calenzano e Sesto Fiorentino. Evacuata l’università di Sesto Fiorentino. 

La testimonianza: “E’ crollato tutto”

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Il fumo che si è levato dalla zona di Novoli dopo l'esplosione che è stata chiaramente avvertita in tutta la città

La nuvola di fumo è chiaramente visibile in tutta la città. Sono decine le foto e i video sui social network, così come tantissime sono state le telefonate ai vigili del fuoco del comando di Firenze da parte di cittadini impauriti per quanto hanno sentito. Il botto è stato impressionante.

Subito dopo l’esplosione, una palla di fuoco si è levata da sopra la zona. Quindi appunto il fumo. L’aria nella zona è diventata irrespirabile. Al momento il bilancio parla di due morti, nove feriti e tre dispersi. Si cerca di capire cosa sia accaduto. In quel momento nell’area dell’impianto i tecnici stavano effettuando una serie di operazioni per il trattamento degli idrocarburi. 

C’è timore per la nube nera che si è sprigionata, e che secondo quanto riferito contiene tra l’altro benzene e monossido di carbonio. In un raggio di alcuni chilometri dal punto dell’esplosione l’aria è diventata irrespirabile e molte persone camminano con un fazzoletto o un foulard davanti alla bocca.

La prefettura ha stilato un decalogo nel quale viene chiesto a tutti, nel raggio di cinque chilometri dal luogo dell’esplosione, di non aprire porte e finestre e di restare chiusi in casa. Viene richiesto anche di non avvicinarsi alla zona dell’esplosione sia per una questione sanitaria, sia per non intralciare il delicato lavoro delle forze di Protezione Civile. 

E sono drammatiche le testimonianze che arrivano dal luogo dell’esplosione. Una barista, il cui esercizio è proprio di fronte alla raffineria spiega: “Abbiamo sentito un boato, sono venuti giù i vetri del mio bar. Uscita in strada, la situazione era drammatica con persone ferite”.