Bardonecchia, 14 agosto 2023 - Sono impressionanti i racconti degli abitanti di Bardonecchia, paese della Val di Susa travolto dall’esondazione del torrente Frejus. “Ieri sera, alle 10, stavamo per uscire per andare a vedere i fuochi di artificio, quando abbiamo sentito un boato come una bomba”, racconta Angela Camani, residente del condominio Mardouvine al numero civico 2 di via Papa Giovanni XXIII che si trova esattamente di fronte all'omonimo rio che ieri sera è esondato, inondando la strada di fango e detriti.
Albergatore di Bardonecchia: “Così ho salvato i miei clienti”
"Eravamo sul balcone del secondo piano - prosegue - terrorizzati dal frastuono. Il balcone tremava. E tremava la casa. Abbiamo visto delle onde enormi dall'alto e vedevo scendere acqua a tutto spiano con grandi masso. Vedevo delle onde alte 7 metri. Ho avuto paura, tanta”.
"La mia amica che vive sotto è salita su e aveva paura - prosegue - perché ha anche un cane è un gatto e temeva di essere alluvionata”. “Il ponte sotto la stazione si è intasato - conclude - e ha fatto da tappo. Tutte le pietre e i massi venivano giù e si bloccavano lì sotto. Era successo altre volte che si fosse intasato. Quel ponte è sempre stato un problema ma una cosa del genere non era mai capitata e non l'ho mai vista in vita mia. È da 30 anni che abbiamo la casa qui e ci veniamo in villeggiatura”.
“C'è stato un boato fortissimo. Poi è arrivato il panico. C'era gente che scendeva lungo la strada e diceva di non salire. Altri che salivano e dicevano di non scendere. Siamo rimasti bloccati fino a quando non ci è arrivata la voce che più sopra, oltre il primo ponte, il percorso era agibile”, dicono Giorgio e Maria Cristina, un’altra coppia che ieri sera si è trovata a Bardonecchia nel momento in cui sulla cittadina si è abbattuta una colata di fango e detriti portata da un corso d'acqua. “Ho sentito un boato - racconta una residente - e ho visto le betulle del giardino piegarsi. Credevo che fosse un temporale e ho pensato di togliere la biancheria che era stesa ad asciugare. Come se fosse un terremoto”. “Siamo senza acqua - continua - e stiamo andando a procurarcela alle fontane armati di bottiglia”.
Il camper portato via dalla forza dell’onda. Pier Luigi Civalleri e Francesca Fogliato sono salvi per miracolo perché, ieri sera, sono andati alla festa del paese dove c’erano tanti turisti. “Siamo vivi per pura fortuna – dice l'uomo a La Stampa on line –. Avevamo parcheggiato lì per andare alla festa del paese in Borgo Vecchio. La piena è arrivata neanche mezz'ora dopo che noi abbiamo lasciato il veicolo”.