Roma, 9 maggio 2020 - Coronavirus e scuole: il Miur ha predisposto le ordinanze con le norme concrete per lo svolgimento degli esami di maturità e terza media e per la definizione dei criteri di valutazione finale degli studenti. Ecco la guida.
1) Come sarà l'esame di maturità?
Tutti ammessi quest’anno (di solito è il 96% dei potenziali maturandi a poter accedere all’esame di Stato) che avrà inizio il 17 giugno alle ore 8,30. L’esame consisterà esclusivamente in un colloquio orale che avverrà in presenza, dopo mesi di didattica a distanza, pur con tutte le cautele di prevenzione dal contagio di Coronavirus. La prova potrà durare al massimo un’ora. In caso di picchi epidemiologici il Miur ha già annunciato che l’orale si potrà svolgere da remoto, con ogni probabilità in modalità videoconferenza. I ragazzi si troveranno davanti una commissione composta da sei membri interni e un presidente esterno: una novità introdotta in modo che gli studenti possano essere valutati dai docenti che conoscono il loro percorso. Ciascun candidato discuterà, in apertura di colloquio, un elaborato concernente le discipline di indirizzo, trattando un argomento concordato che sarà assegnato dai docenti di quelle discipline a ogni studente entro il primo giugno. Prevista, poi, la discussione di un breve testo, già oggetto di studio nell’ambito dell’insegnamento di lingua e letteratura italiana durante il quinto anno.
2) Come sarà composto il voto finale?
Il voto finale all’esame di maturità terrà conto di tutto il percorso svolto dagli studenti durante tutti e cinque gli anni passati sui banchi. Per dare il giusto peso al percorso scolastico, il credito del triennio finale viene rivisto e aumentato: potrà infatti valere fino a 60 punti, anziché 40, come prima dell’emergenza legata al Coronavirus. Al colloquio orale si potranno conseguire fino a 40 punti. Il voto massimo finale possibile resta 100/100. Si potrà in ogni caso sempre ottenere la lode, come negli anni precedenti. L’anno in corso avrà un peso fino a 22 crediti.
3) Come saranno gli esami di terza media?
Gli esami di terza media saranno svolti con una prova orale online, organizzata «"entro la fine delle lezioni" e un elaborato. L’argomento, come spiega la ministra Azzolina in un video, "lo sceglierete insieme ai vostri docenti" e sarà, dunque, un lavoro fatto a casa. "L’esame vero e proprio coincide con lo scrutinio finale – ha spiegato la ministra – ma abbiamo deciso di introdurre la discussione sull’elaborato per consentire un momento finale di confronto" e di saluto tra studenti e prof.
4) Che scuola ci aspetta a settembre?
Non si sa, al momento, come potranno riaprire le scuole a settembre. Molte le ipotesi che il comitato di esperti del Miur sta valutando tra cui quella della didattica mista, mezza in presenza e mezza on line, che però è già stata bocciata dalle famiglie che, lavorando, non saprebbero a chi lasciare i figli nei giorni di didattica a distanza. La ministra Azzolina ha escluso, però, che questa modalità possa riguardare bambini delle elementari o delle medie inferiori. Si sta pensando anche a ingressi scaglionati, micro gruppi di pochi alunni (e sempre gli stessi), doppi turni, con lezioni mattina e pomeriggio.
5) Gli studenti saranno tutti promossi?
Quest’anno, in forza dell’emergenza Coronavirus, tutti (o quasi) promossi alla classe successiva anche in presenza di insufficienze in una o più discipline. Ma, attenzione, non si tratterà di un 6 politico a cui il Miur si è sempre detto contrario: le lacune non saranno dimenticate e andranno recuperate a settembre. Le insufficienze, infatti, compariranno, nel documento di valutazione insieme ai voti che certificheranno il lavoro svolto anche online nei mesi di didattica a distanza. Per chi è ammesso alla classe successiva con votazioni inferiori a 6 decimi o, comunque, con livelli di apprendimento non consolidati, sarà predisposto dai docenti un piano individualizzato per recuperare, nella prima parte di settembre, quanto non è stato appreso. L’ordinanza del Miur lascia, però, aperta la possibilità di non ammettere all’anno successivo gli alunni con un quadro carente fin dall’inizio di questo anno scolastico, prima che esplodesse l’emergenza Coronavirus. L’attività didattica del prossimo anno scolastico sarà riprogettata per recuperare contenuti non svolti durante quest’anno.
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