Martedì 3 Dicembre 2024
REDAZIONE CRONACA

l ritorno della siringa. Allarme eroina tra i liceali

Dossier choc del Cnr. "Il primo buco a 15 anni"

Un ragazzo simula l'assunzione di una dose di droga (Ansa)

Un ragazzo simula l'assunzione di una dose di droga (Ansa)

ROMA, 9 APRILE 2016 - IL «BUCO» è tornato ad affascinare gli adolescenti. Come ai tempi dei figli dei fiori, siringhe gettate a terra e lacci emostatici come traccia delle iniezioni in vena. Sono i ragazzi di 15 anni i nuovi schiavi della siringa e i dati che li riguardano sono allarmanti: rispetto al 2014 l’uso di eroina è raddoppiato e questa droga è la più popolare, tra i giovanissimi, dopo la cannabis. A sparare questa terribile verità lo studio condotto dalla European School Survey Project on Alcohol and Other Drugs, coadiuvato dalla Sezione di Epidemiologia e Ricerca sui Servizi Sanitari del Cnr. Un’analisi che ha coinvolto circa 30mila studenti italiani tra i 15 e i 19 anni.   «IL 2% DEI MASCHI quindicenni, circa 5.000 soggetti, ha dichiarato di avere consumato eroina almeno una volta nel mese precedente all’indagine» spiega Sabrina Molinaro, ricercatrice del Cnr e responsabile dello studio. Non basta. Nel 2015 tremila quindicenni maschi si sono iniettati sostanze stupefacenti. «Almeno l’1% di tutti gli studenti sottoposti a campione – prosegue la ricercatrice – ha sperimentato sostanze illegali in vena almeno una volta nella vita. Un dato inquietante che dal 2010 non accenna a diminuire». Si stima che siano oltre 650.000 i liceali che negli ultimi dodici mesi hanno fatto uso di almeno una sostanza illegale (cannabis, cocaina, eroina, allucinogeni o stimolanti). Un risultato agghiacciante solo vagamente mitigato dal fatto che allucinogeni e cocaina registrano un leggero calo. «Sono in leggera diminuzione sia l’uso di allucinogeni, dal 2,7% al 2,3%, che della coca, che passa dal 3% al 2,6% – spiega Molinaro – un dato che potrebbe significare un’iniziazione all’uso sempre più precoce». Non uscita di scena di sostanze ma solo mutamento dei consumi verso direzioni ancora più radicali. La ricerca rivela anche che è in aumento l’uso di smart drugs, ossia le droghe che si collocano al limite della legalità, facilmente reperibili sul web sotto forma di prodotti naturali.   NELLA GARA tra regioni sui consumi, lo scettro poco invidiabile va a Sardegna ed Emilia Romagna. Sono loro a occupare le prime posizioni per il consumo di quasi tutte le sostanze. L’Emilia Romagna, in particolare, detiene il primato per le droghe sintetiche (allucinogeni e stimolanti, rispettivamente 3% e 4%), mentre la Sardegna per la cocaina (4%). Le quattro regioni in cui si osserva la più alta diffusione di cannabis sono Molise, Lazio, Sardegna e Marche (la stima è intorno al 32%). Il Molise e le Marche, invece, occupano posizioni di rilievo per il consumo di stimolanti e di eroina. Per quanto riguarda sia l’uso di eroina, in testa alla classifica ci sono le stesse regioni: Emilia Romagna, Toscana, Sardegna e Calabria (il consumo è all’1,5%).