Mercoledì 26 Giugno 2024

Eredità Agnelli, Margherita chiede conto di quadri presenti al Lingotto: “Sono miei, avevo denunciato la scomparsa”

Lettera inviata a Fca e Stellantis sulle opere ritrovate dalla Finanza: tra queste un Monet, un De Chirico e un Balla

Agnelli: Margherita chiede a che titolo quadri al Lingotto

Agnelli: Margherita chiede a che titolo quadri al Lingotto

Torino, 13 giugno 2024 – La faida familiare tra Margherita Agnelli e i figli John, Lapo e Ginevra Elkann si arricchisce di un altro capitolo. La mamma, alle prese con una battaglia legale sull’eredità di Gianni Agnelli che la vede contrapposta ai tre figli, tramite l’avvocato Dario Trevisan ha inviato una lettera a Fca e Stellantis, società guidate dal figlio John Elkann, per chiedere “sin da ora di fornire documentazione relativa al titolo in base al quale Fca Partecipazioni detenga opere d'arte e beni di terzi, compresi gli originali di alcune di quelle” che lei stessa ritiene di sua proprietà e di cui aveva denunciato la scomparsa, che sono state ritrovate dalla Finanza nell’’Archivio Centro Congressi’ del Lingotto. 

La vicenda, al centro di una indagine della procura di Milano riguarda le opere d'arte, parte del tesoro lasciato da Gianni Agnelli, che un tempo arredavano Villa Frescot e Villar Perosa a Torino e una residenza di famiglia a Roma, e ora sono reclamate dalla figlia Margherita, unica erede dei beni immobili dopo la morte della madre e moglie dell'Avvocato, Marella Caracciolo di Castagneto, la quale ne aveva l'usufrutto.

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Gli originali dei quadri, tra cui un Monet, un De Chirico e un Balla, nell'ambito dell'inchiesta principale sulla eredità dell'avvocato istruita dalla Procura di Torino - a cui quella milanese ha intenzione di inviare gli atti - sono stati ritrovati dalle Fiamme Gialle, come riporta la missiva inviata a Fca e Stellantis, “presso la sede di FCA Partecipazioni - Centro Congressi Lingotto, in particolare, presso i locali dell'’Archivio Centro Congressi’ al piano -1 (interrato)”.

E poiché Margherita Agnelli in de Pahlen ritiene che le opere d'arte siano di sua proprietà nella lettera, indirizzata alle società guidate dal suo primogenito e firmata dal suo legale, scrive: “Riservandoci di adottare le misure che riterremo opportune nei confronti di FCA Partecipazioni e dei suoi organi e/o della sua controllante Stellantis Europe S.p.A. e/o della capogruppo Stellantis, vi chiediamo sin da ora di fornire documentazione relativa al titolo in base al quale Fca detenga opere d'arte e beni di terzi”. “Restiamo in attesa di una tempestiva risposta - chiude la missiva - che chiederemmo sia inoltrata in copia anche all'Autoriteit Financiële Markt, per quanto di sua competenza”.