Roma, 21 marzo 2018 - Che fretta c'era, si direbbe. Già, perché l'equinozio di primavera 2018 è arrivato sì in anticipo di un giorno, il 20 invece che il 21 marzo, ma non si può certo dire che alle 17.15 di ieri, nel momento in cui il Sole si trovava esattamente nel punto di intersezione tra equatore celeste ed eclittica, sia esplosa la bella stagione. In Italia e all'estero: vedere per credere le foto inedite – per il 20 di marzo – di Barcellona sotto la neve. Stando alle previsioni meteo, la primavera si farà ancora attendere. Solo qualche giorno, si spera. In questo marzo un po' pazzerello, giunge pure il cambio dell'ora, anche questo in anticipo rispetto agli ultimi anni. Nessun mistero o retroscena scientifico, però, in questo caso: la notte tra sabato 24 e domenica 25 marzo alle ore 2, sposteremo le lancette in avanti di 60 minuti. Diventeranno automaticamente le 3 di notte, dormiremo un'ora di meno e daremo il bentornato all'ora legale nell'ultimo weekend di marzo che, scherzo del calendario, quest'anno cade prima perché il 31 del mese è sabato. Avremo un po' di stanchezza da smaltire, ma anche giornate più lunghe, ci auguriamo (finalmente) con un po' di sole.
L'ANTICIPO – Nel frattempo, riecco la primavera 'convenzionale'. Si presenta il 20 e non il 21 per l'ormai noto disallineamento del calendario gregoriano che non riesce, nonostante i giorni bisestili ogni 4 anni, ad assimilare con precisione la rivoluzione terrestre che sta alla base degli equinozi. Ecco allora che, dopo il 2007, sarà il 2102 il prossimo anno in cui la stagione dell'amore farà capolino il 21 di marzo.
CURIOSITA' - Quest'anno l'equinozio di primavera coincide con una luminosa triade astronomica, come spiega Paolo Volpini, dell'Unione Astrofili Italiani (Uai).che sarà possibile ammirare subito dopo il tramonto: nel cielo brilleranno Venere e Mercurio molto vicini tra loro, nella costellazione dei Pesci, e poco più in alto ci sarà la falce di Luna crescente. Come sempre, l'arrivo della primavera viene celebrato in tutto il mondo, da diverse culture e religioni. Tradizioni millenarie si rinnovano, dall'Egitto al Giappone. Nella 'festa dei colori' di Holi, in India, migliaia di persone si radunano per danzare a tempo di musica, coperte dalla testa ai piedi di polvere colorata. Un'usanza che potrebbe sembrare antesignana delle varie 'color run' o serate colorate che negli ultimi anni vanno in voga tra i giovani (e nei locali) di tutta Italia.
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