Venerdì 22 Novembre 2024
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Cronaca

Equinozio di primavera 2018, a che ora scatta la bella stagione

L'inverno ha le ore contate Meteo, neve di primavera. Sos gelo nelle campagne

Equinozio di primavera 2018, i ciliegi in fiore a Tokyo (Lapresse)

Equinozio di primavera 2018, i ciliegi in fiore a Tokyo (Lapresse)

Roma, 20 marzo 2018 - Un equinozio di primavera 2018 insolito per due motivi: il primo perché quest'anno cade il 20 marzo e non il tradizionale 21 (che poi tanto tradizionale non è e vedremo perché) e il secondo per la neve, la pioggia e il vento che hanno accompagnato l'arrivo di quella che dovrebbe essere la bella stagione. 

Ad ogni modo, il primo giorno di primavera porta con sé la speranza che il maltempo ha le ore contate e le giornate con il sole prima o poi dovranno arrivare. Ecco allora che mai come quest'anno è partito un vero e proprio conto alla rovescia per l'ora X, quella che sancisce il passaggio ufficiale: la nuova stagione si apre oggi, precisamente alle 17.15 ora italiana. 

PERCHE' OGGI E NON DOMANI - Come per i solstizi, gli equinozi sono i momenti di passaggio tra una stagione e l'altra nei due emisferi, essendo i due momenti della rivoluzione terrestre intorno al Sole. Nell'emisfero boreale (il nostro), il 21 di marzo segna l'inizio della primavera e il 21 di settembre introduce l'autunno, viceversa nell'emisfero australe. Ma in realtà, al contrario di quanto siamo soliti pensare, è stato il 2007 l'ultimo anno in cui l'equinozio di primavera si è verificato il 21 marzo, e bisognerà aspettare il 2102 perché accada di nuovo. Nel 2044 e nel 2496, invece, dovrebbe addirittura coincidere con il 19 marzo, giorno della festa del papà.

Cioccolata

La spiegazione? Un po' complicata, a metà tra scienza e cultura. Il nostro calendario gregoriano infatti, introdotto da Papa Gregorio XIII nel 1582, stabilisce la durata dell'anno a 365,25 giorni, rendendo necessario aggiungere un giorno al calendario ogni quattro anni (anno bisestile) per evitare un graduale scostamento tra date e stagioni. Nonostante questo 'aggiustamento' quadriennale, e nonostante l'esclusione degli anni 'centenari' non divisibili per 400 da quelli bisestili, la rivoluzione terrestre non viene misurata con esattezza e gli equinozi astrali non corrispondono a date fisse ogni anno. Ecco spiegato il disallineamento tra calendario convenzionale e astronomico che fissa l'equinozio di primavera 2018 il 20 marzo. Gregorio XIII non riuscì quindi a ovviare, del tutto, all'equinozio anticipato, la cui spiegazione è prettamente scientifica.

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