Una task force sulle malattie infettive in Italia, e vigilanza a livello Ue dove la Commissione si è detta pronta a coordinare qualsiasi risposta necessaria coi tecnici sul "campo" in collegamento con l’Organizzazione mondiale della sanità. Si guarda con attenzione a quello che sta accadendo in una regione remota della Repubblica Democratica del Congo in attesa di conoscere i risultati dei test sui campioni per individuare il patogeno che sta scatenando una malattia ancora non diagnosticata. Nella regione di Panzi, nella provincia di Kwango, a 700 chilometri da Kinshasa, sono oltre 400 i casi e 31 i decessi, con sintomi di febbre, mal di testa, tosse e dolori muscolari, a partire dal 24 ottobre al 5 dicembre. A essere coinvolti sono soprattutto i bambini sotto i 5 anni. Intanto in Italia verranno analizzati dall’Istituto superiore della sanità i campioni ritirati dal Nas relativi al paziente ricoverato nell’ospedale San Luca di Lucca, già dimesso e guarito, che presentava sintomi influenzali potenzialmente riconducibili alla malattia.
CronacaEpidemia in Congo, all’Istituto di Sanità i campioni del paziente