Venerdì 6 Settembre 2024
STEFANIA TOTARO
Cronaca

Enrica Michela Malberti, l’avvocata tutore del killer di Paderno: “Lui è la quarta vittima, per Riccardo sarò come un’altra mamma”

La presidente dell’ordine di Monza nominata dal Tribunale: fra un mese sarà maggiorenne e non gli servirà più la mia figura, ma gli starò vicino

L’avvocata Enrica Michela Malberti, nominata tutore di Riccardo C. (a destra)

L’avvocata Enrica Michela Malberti, nominata tutore di Riccardo C. (a destra)

Monza – All’udienza di convalida accanto a Riccardo era presente anche l’avvocata Enrica Michela Malberti, legale del Foro brianzolo dal 2001 e dal 2022 presidente dell’Ordine degli avvocati di Monza, nominata dal Tribunale monzese tutore del 17enne che ha sterminato la famiglia a Paderno Dugnano.

Avvocata Malberti, come ha trovato Riccardo?

“L’ho trovato tranquillo, ha affrontato bene la situazione anche se spesso durante l’udienza ha pianto, mentre parlava di quello che è successo si è commosso. Quello che è accaduto è una tragedia e a mio modo di vedere lui è la quarta vittima. Dopo l’interrogatorio gli ho parlato, senza fare riferimento all’eco della stampa all’esterno per non influenzarlo e lui mi ha confermato che vuole incontrare i nonni. Al momento sarei l’unica che può parlare con lui da sola, anche senza la presenza del difensore, ma non c’era motivo per escluderlo”.

Si può dire che lei ora è come una mamma per Riccardo. Ha figli?

“Sono il suo legale rappresentante, una figura che per certi versi può somigliare a quella di un genitore. Io non ho figli, ho due nipoti che hanno superato i 25 anni. Ma è da 30 anni che mi occupo di tutela, anche di minori. Un caso che coinvolge un minore per un reato così grave non mi è mai capitato, ma mi sono occupata di minori per reati di minore gravità o problematici”.

Quindi è per la sua grande esperienza che le è arrivata la nomina dal giudice tutelare. In cosa consiste il suo operato?

“Sono nella lista dei legali disponibili per la nomina come tutore, anche di minori e ho maturato particolare esperienza nel diritto di famiglia e nella tutela del minore e dei diritti della persona in genere, patrocinando anche dinanzi il Tribunale per i Minorenni. Sono anche associata ad Aiaf, l’Associazione italiana degli avvocati per la famiglia e per i minori. Mi occupo anche di procedimenti di volontaria giurisdizione, tutele e amministrazioni di sostegno. Nel caso di Riccardo, si tratta di un minore rimasto orfano. Avrebbero potuto essere nominati tutori anche i nonni, ma in questo caso esiste un conflitto di interessi perché loro sono parti offese nel procedimento penale e anche coinvolti nelle questioni ereditarie. La nomina di un tutore viene chiesta in automatico dopo queste vicende dalla Procura per i minori, che invia una segnalazione al Tribunale di competenza e il giudice tutelare sceglie un nome dalla lista dei tutori e invia al legale la nomina fiduciaria. Io rappresento Riccardo in sede penale e civile e per questo ho potuto partecipare all’udienza dal gip minorile. Come legale rappresentante, sarei potuta anche arrivare in udienza conferendo anche un mandato ad un legale, dopo l’autorizzazione del giudice. Ma nulla avevo da eccepire sulla nomina del difensore scelto dai nonni del ragazzo”.

Quali i prossimi passi a favore di Riccardo che, ad esempio, in carcere sta studiando matematica perché ha espresso il desiderio di affrontare l’esame di riparazione a scuola.

“Non ho ancora avuto modo di confrontarmi con i nonni di Riccardo per rendermi conto di quali sono i suoi bisogni. Ho intenzione di svolgere una verifica a 360 gradi. Anche se, esattamente tra un mese, Riccardo diventerà maggiorenne e a quel punto con la maggiore età la necessità di una tutela decade. Quello che si potrà fare dipende anche molto da quello che deciderà il giudice per le indagini preliminari del Tribunale per i minorenni, anche in riferimento alla misura di custodia cautelare, se disporrà quella del carcere chiesta dalla Procura oppure quella meno afflittiva dell’affidamento ad una comunità come chiesto dal difensore. Io intanto come tutore potrò anche accedere al fascicolo penale, conferire con il difensore del minore e incontrare nuovamente i nonni, che hanno confermato di voler stare vicino a Riccardo per cui nutrono un forte sentimento di pena e compassione. Il tempo a disposizione non è molto, ma starò accanto a Riccardo e ai suoi parenti cercando di intercettare i suoi bisogni”.