Domenica 22 Dicembre 2024
CRISTINA DEGLI ESPOSTI
Cronaca

Emilia-Romagna sott’acqua. Esondano i fiumi, paesi evacuati. Torna l’incubo dell’alluvione

Situazione drammatica nelle stesse zone colpite nel 2023: centinaia di cittadini portati in strutture sicure. Nessuna traccia di un aereo da turismo partito dal Modenese: a bordo c’erano tre cittadini francesi.

Situazione drammatica nelle stesse zone colpite nel 2023: centinaia di cittadini portati in strutture sicure. Nessuna traccia di un aereo da turismo partito dal Modenese: a bordo c’erano tre cittadini francesi.

Situazione drammatica nelle stesse zone colpite nel 2023: centinaia di cittadini portati in strutture sicure. Nessuna traccia di un aereo da turismo partito dal Modenese: a bordo c’erano tre cittadini francesi.

Bologna, 19 settembre 2024 – "Non siamo di fronte a un evento come l’alluvione del 2023". Lo ripetevano tutti fino all’ora di pranzo, dai sindaci sui social alla presidente di Regione facente funzioni in Emilia-Romagna Irene Priolo. Poi il buio ha spazzato via speranza e certezze. In una manciata d’ore la situazione è precipitata. Quel ciclone Boris che ha portato morte e distruzione nell’Europa dell’Est, in Emilia Romagna ha spostato indietro le lancette di un anno e mezzo. All’ora di cena la piena improvvisa del Tramazzo ha invaso l’abitato di Modigliana, il paese delle frane dell’alluvione 2023, sull’Appennino forlivese, dopo aver allagato più a monte Tredozio. "Il fiume è esploso", dice il sindaco Jader Dardi, mentre a valle i romagnoli tremavano già dal pomeriggio. In alcuni punti il livello idrometrico si è impennato anche più di quanto raggiunto nel maggio dell’anno scorso, mentre pure le Marche iniziavano ad accusare i colpi del maltempo, optando per la chiusura oggi di molte scuole (ad Ancona, Fermo, Senigallia e Civitanova Marche), tra strade e ospedali allagati, e mareggiate.

"Evitare tutti gli spostamenti", aveva poi scandito Priolo. In Romagna avevano iniziato a rimbalzare immagini di sottopassi sott’acqua (Rimini tra tutti) e automobilisti tratti in salvo a spalle dai vigili del fuoco. Nel Forlivese, a Valmaggiore, sono state soccorse diverse persone, due anziani con il gommone. Inondazioni di fossi e canali in Appennino tra Bologna, Imola e Casola Valsenio, con relativi smottamenti. Squadre di vigili del fuoco in azione nel Mugello. Famiglie evacuate, scuole allagate coi bambini tenuti in braccio da genitori con l’acqua già al ginocchio. Il mare arrivato agli stabilimenti in più zone. Nel giro di poco si è tornato a parlare di zona rossa da Bologna alla Romagna, con istituti di ogni ordine e grado chiuse oggi (ma non ovunque, come a Bologna) e le aziende invitate a virare sullo smart working. In Romagna si sono allestiti in fretta e furia i palazzetti per accogliere i possibili sfollati, mentre le protezioni civili di tutto il nord-est, e anche dalla Toscana, si sono messe in moto dopo la firma del ministro Musumeci dello stato di mobilitazione.

A Forlì, dal pomeriggio è partita la distribuzione alla popolazione di sacchi di sabbia, mentre a Faenza in un amen è stato costruito un muro, con maxi blocchi di cemento come lego, per fermare le acque che potrebbero arrivare dal Marzeno. Nel Faentino soccorsi con gli aerei. Situazione grave a Castel Bolognese, dove nella notte ha esondato il fiume Senio, con il colmo della piena verso il centro cittadino. A Faenza si è allagata una via del centro. Precedentemente c’era stata l’ordinanza di sgombero del sindaco. Lamone, Marzeno (oltre al Senio) sono tornati a far paura e se possibile più del 2023.

A Brisighella, nel Ravennate, ci sono 130 sfollati. Nel Bolognese 165 (soprattutto a Budrio) e altre famiglie invitate a salire ai piani alti a Castel Maggiore, Medicina, Castel San Pietro Terme, Molinella, Monterenzio. Il fiume Idice ha esondato già dal pomeriggio, in più punti; a Castel Guelfo idem per la tracimazione verso sera del Sillaro, stessa sorte per il torrente Zena a Botteghino di Zocca. Nell’Appennino tra Parma e Reggio le ricerche di un aereo disperso con 3 francesi a bordo, decollato martedì mattina da Pavullo (Modena), sono state rese impossibili dal maltempo.

"Sto morendo di angoscia, non voglio riviverlo", il messaggio di un’alluvionata agli amici. "È la terza volta che ci evacuano in un anno e mezzo: a livello psicologico è dura, l’ansia ci sta divorando tutti", dice un altro mentre stipa il bagagliaio dell’auto per scappare da Faenza. In serata il peggio: le immagini da Modigliana gelano il sangue. A maggio 2023 se l’era cavata ’solo’ con 600 frane ma nessuna alluvione: ieri il centro è diventato un fiume. E chi abita a valle sa che ha poco più di un’ora prima dell’arrivo della piena.