Milano – Un fantoccio con la faccia di Elon Musk è stato appeso a testa in giù in piazzale Loreto a Milano, vicino al punto in cui nel 1945 venne esposto, sempre a testa in giù, il corpo del dittatore fascista Benito Mussolini. La foto del manichino è stata pubblicata su Facebook e Instagram dal collettivo di studenti comunisti “Cambiare rotta” con la didascalia “C’è sempre posto a piazzale Loreto, Elon...”.
Il fantoccio con la faccia del miliardario proprietario di Tesla, Space-X e del social media X (una volta chiamato Twitter), è la risposta alle polemiche scaturite dopo il presunto saluto romano che Musk avrebbe fatto dopo il suo intervento durante la cerimonia d’insediamento del nuovo presidente statunitense Donald Trump.
A queste accuse, Musk ha replicato dicendo: “Francamente, hanno bisogno di trucchi sporchi migliori. L’attacco ‘tutti sono Hitler’ è così logoro”. Il suo referente italiano, Andrea Stroppa, ha spiegato che “quel gesto, che alcuni hanno scambiato per un saluto nazista, è semplicemente quello di Elon, affetto da autismo, che esprime i suoi sentimenti dicendo: Voglio darti il mio cuore, ed è esattamente ciò che ha comunicato al microfono. A Elon non piacciono gli estremisti”.
Musk icona dell’estrema destra
Negli ultimi anni Musk, noto inizialmente per il suo ruolo pionieristico nel settore tecnologico e imprenditoriale, è diventato progressivamente un’icona dell’estrema destra. Questa trasformazione è avvenuta in gran parte a causa delle sue posizioni critiche verso alcune posizioni della cultura “woke” – in particolare la cancel culture – e del suo sostegno alla libertà di parola non regolamentata. Con l’acquisto di Twitter ha abbracciato e amplificato narrazioni conservatrici e, secondo i detrattori, populiste.
Inoltre, ha criticato apertamente le politiche ambientali considerate “eccessive”, ha attaccato i media tradizionali accusandoli di parzialità, e si è posizionato come un difensore delle voci dissidenti. Questi elementi, uniti alla sua retorica spesso polarizzante, hanno rafforzato il suo appeal presso gruppi di destra, trasformandolo in un simbolo di resistenza contro l’establishment progressista.
Accertamenti in corso
Sull’episodio, intanto, sono in corso accertamenti da parte della Digos della questura di Milano. Gli investigatori hanno già acquisito le immagini registrate dalle telecamere di sorveglianza della zona, nel tentativo di individuare gli autori del blitz. Allo stato non è stato ancora ipotizzato un possibile reato, la cui valutazione spetterà alla Procura di Milano dopo che le sarà inviata una prima informativa sull'episodio.
Non si esclude comunque che si possano contestare in astratto le minacce aggravate, procedibili d'ufficio, nei confronti di Musk, sulla base del valore simbolico del gesto e il luogo scelto.
La reazione
Sui social il presidente della Regione Attilio Fontana, esprimendo solidarietà al tycoon proprietario di X e Starlink, ha stigmatizzato l’allestimento. “L’azione stupida e ridicola di questi estremisti di sinistra non meriterebbe neppure un commento – ha scritto il governatore – Se non quello di evidenziare che è frutto, come loro stessi si definiscono, di quella cultura comunista secondo cui il nemico deve essere abbattuto”. Ciò che più disturba, chiosa Fontana, “è che sia accaduto nella civile e democratica Milano, in una Lombardia che è lontana anni luce da questi esaltati"