Martedì 7 Gennaio 2025
REDAZIONE CRONACA

Perché Elisabetta Belloni si è dimessa? Chi è la donna dei primati

Nominata al vertice dei servizi segreti da Mario Draghi nel 2021, ha sempre rivendicato la sua indipendenza (“nessuna matrice politica”). Napoli (Azione): “Mi chiedo se esista un legame fra le dimissioni e la notizia del contratto da 1,5 miliardi di euro con Elon Musk ”

Elisabetta Belloni e le dimissioni dai vertici dei servizi segreti: cosa ha detto

Elisabetta Belloni e le dimissioni dai vertici dei servizi segreti: cosa ha detto

Roma, 6 gennaio 2025 – Elisabetta Belloni è donna di tanti primati (e di poche parole). Ha sempre rivendicato la sua indipendenza, il fatto di “non avere nessuna matrice politica”. E ha sempre dichiarato di credere con grande convinzione nella capacità delle donne, “perché hanno quasi per natura una propensione alla decisione senza tentennamenti e all’assunzione di responsabilità, anche quando ciò comporta dei rischi personali”.

La storia per punti

Perché si è dimessa dal vertici dei servizi segreti?

Perché allora questa donna dalla personalità forte, che nella sua carriera ha mandato in frantumi tanti tetti di cristallo, ha deciso di lasciare in anticipo i vertici del Dis, Dipartimento delle informazioni per la sicurezza), anche quella una prima volta in Italia per una donna? Il suo mandato scadeva a maggio.

Sulla sua decisione sono fiorite molte tesi. Come quella di un altro incarico, al fianco di Ursula von der Leyen. Ipotesi però smentita da poche ma secche parole della diretta interessata. “Non c’è nessun altro incarico”, ha chiarito Belloni.

Le parole di Azione e la smentita di palazzo Chigi

C’è chi è andato oltre, come Osvaldo Napoli, della segreteria nazionale di Azione. “Mi chiedo se esista un legame fra le dimissioni di Elisabetta Belloni, dalla guida del Dis, e la notizia del contratto da 1,5 miliardi di euro con Elon Musk, ha scritto in una nota.

Per Napoli, la premier Meloni deve riferire in parlamento “le ragioni per cui la tutela della tanto amata sovranità nazionale dovrebbe essere affidata a un privato cittadino americano dalle cui imprese satellitari dovrebbero dipendere alcuni servizi di telecomunicazioni crittografate e, in particolare, quelle relative alle forze armate. Il contratto da 1,5 miliardi fra lo Stato italiano e la società SpaceX non si capisce da chi è stato deliberato, approvato e autorizzato”.

A stretto giro, è arrivata la secca smentita di palazzo Chigi. “La Presidenza del Consiglio smentisce che siano stati firmati contratti o siano stati conclusi accordi tra il Governo italiano e la società SpaceX per l’uso del sistema di comunicazioni satellitari Starlink”, si legge in una nota.

I primati di Elisabetta Belloni

Rimanendo dunque la decisione di Elisabetta Belloni avvolta da grande riservatezza – la stessa che la donna ai vertici dei servizi segreti pratica nella sua vita personale – restano i suoi primati. Prima del bis di Sergio Mattarella, nel 2022, si parlò di lei anche come possibile candidata alla presidenza della Repubblica. Dopo le elezioni politiche di quell’anno il suo nome è stato fatto come possibile ministro degli Affari esteri del nuovo governo. E si era parlato di lei anche come alternativa a Raffaele Fitto per ricoprire l’incarico di commissario europeo nella nuova squadra della presidente Ursula von der Leyen a Bruxelles. Ai vertici dei servizi segreti l’ha nominata Mario Draghi, nel 2021. Belloni è laureata in Scienze politiche e parla quattro lingue.

Dalla diplomazia all’intelligence

Ha iniziato la carriera diplomatica nel 1985, ricoprendo incarichi, tra gli altri, a Vienna e Bratislava. Nel 2004, prima donna a ricoprire questo ruolo, viene nominata capo dell’Unità di crisi della Farnesina, gestendo, tra le varie emergenze, i rapimenti di italiani in Iraq e in Afghanistan e lo tsumani nel sudest asiatico. Dal 2008 al 2012 è direttore generale per la Cooperazione allo sviluppo e poi dal 2013 al 2015 assume le funzioni di direttore generale per le Risorse e l’innovazione. Promossa ambasciatore di grado nel 2014, nel 2015 è stata capo di gabinetto dell’allora ministro degli Esteri Paolo Gentiloni. Dal 5 maggio 2016 è stata la prima donna segretario generale della Farnesina.