Sabato 3 Agosto 2024

Elezioni contestate, mobilitazione generale. E Maduro espelle due giornalisti della Rai

Il governo venezuelano ha espulso due inviati del Tg1, impedendo loro l'ingresso nel Paese per coprire le proteste post-elettorali. Reporter Senza Frontiere denuncia l'ostacolo alla libertà di stampa. Le elezioni presidenziali sono contestate, con l'opposizione che rivendica la vittoria per Edmundo González.

Elezioni contestate, mobilitazione generale. E Maduro espelle due giornalisti della Rai

Il governo venezuelano ha espulso due inviati del Tg1, impedendo loro l'ingresso nel Paese per coprire le proteste post-elettorali. Reporter Senza Frontiere denuncia l'ostacolo alla libertà di stampa. Le elezioni presidenziali sono contestate, con l'opposizione che rivendica la vittoria per Edmundo González.

Lasciati fuori dal Venezuela. Espulsi. Caracas ha negato l’ingresso a due inviati del Tg1, il giornalista Marco Bariletti e il cameraman Ivo Bonato. Al loro arrivo all’aeroporto internazionale Simón Bolívar di Maiquetía, sono stati separati dagli altri passeggeri al controllo passaporti e successivamente espulsi, con l’obbligo di tornare in Italia. Bariletti e Bonato erano giunti in Venezuela per documentare le proteste esplose nel Paese dopo le controverse elezioni presidenziali. Reporter Senza Frontiere accusa il governo del presidente Nicolás Maduro (nella foto) di ostacolare il lavoro dei giornalisti nazionali e internazionali. Maduro, in carica dal 2013, si è dichiarato nuovamente vincitore delle elezioni tenutesi la scorsa domenica. Tuttavia, l’opposizione rivendica la vittoria per il proprio candidato, Edmundo González. Recentemente, migliaia di persone sono scese in piazza in

Venezuela per protestare contro quella che considerano un’elezione truccata. Sui social il partito di opposizione denuncia "l’assalto e l’insicurezza" a cui i suoi membri sono "sottoposti per motivi politici" e chiede "protezione al mondo". Il post è corredato da due video e una fotografia dell’assalto notturno contro la sede del partito, nel cuore della capitale. L’attacco, si è verificato dopo che la leader di opposizione Machado ha lanciato un appello al Paese a "mobilitarsi" oggi contro Maduro, proclamando poi vincitore il suo candidato, Edmundo Gonzalez Urrutia.