Mercoledì 20 Novembre 2024
REDAZIONE CRONACA

L'edera velenosa cresce anche in Italia. "È una specie aliena". Ecco dove si trova

Cresce spontaneamente. "È la prima volta". La scoperta di un team di botanici

Da destra Francesco Roma-Marzio, Giovanni Astuti, Roberta Vangelisti

Da destra Francesco Roma-Marzio, Giovanni Astuti, Roberta Vangelisti

Firenze, 15 dicembre 2022 - L'edera velenosa (Toxicodendron radicans) cresce anche in Italia. La specie infatti è aliena per il nostro Paese, ed è originaria del Nord America e di alcune parti della Cina, ma ora per la prima volta è stato registrato un caso di naturalizzazione. Una grossa popolazione completamente spontaneizzata è stata trovata in località Sassi Neri a Impruneta (Firenze) grazie ai ricercatori di Giovanni Astuti, Francesco Roma-Marzio e Roberta Vangelisti.

Il team di botanici dell'Orto e Museo Botanico dell'Università di Pisa hanno pubblicato un articolo sulla rivista Italian Botanist, organo ufficiale della Società Botanica Italiana, documentando la scoperta. I campioni raccolti sono stati inseriti nell'erbario del Museo botanico pisano. In precedenza di edera velenosa in Italia si erano avute solo due segnalazioni, da definire storiche perché in Trentino-Alto Adige nel 1893 e nel 1930, e si sa che sfuggì alla coltivazione. 

Dermatite da contatto

Il problema è che si tratta di una pianta fortemente tossica, che provoca dermatiti da contatto con effetti spesso di una certa gravità, e in Canada e Usa colpisce ogni anno milioni di persone. E visto che in Italia è sconosciuta ai più (non ha nulla a che vedere con l'edera comune Hedera helix) l'allarme si spiega da solo. Per questo i botanici insistono che le amministrazioni locali informino la popolazione nel nuovo pericolo. 

Specie aliena

Il professore Lorenzo Peruzzi, direttore dell'Orto e Museo Botanico dell'Università di Pisa: "Le invasioni biologiche sono oggi uno tra i più rilevanti temi ambientali nella nostra società. Specie aliene animali o vegetali, introdotte consapevolmente o inconsapevolmente dall'uomo in un territorio dove non sarebbero mai giunte con dinamiche naturali, possono causare danni anche gravi alla biodiversità autoctona. In alcuni casi, però, i problemi causati da queste specie possono anche ritorcersi direttamente contro la specie umana. Il ritrovamento dell'edera velenosa a Impruneta è un importante esempio in questo senso, che forse può essere utile per renderci più consapevoli di questi problemi".