Roma, 28 luglio 2018 - "Guarda che Luna". Appena il Sole si è chetato dietro l’orizzonte, lasciando una frastagliata fascia rossastra di nubi ecco apparire lei a sud-est. La Luna. Così ieri sera è iniziata la ‘parata planetaria’ che ha tenuto svegli tutti fino quasi all’alba. Uno spettacolo celeste senza precedenti perché lassù nel firmamento dove vige un ordine incredibile, i pianeti, le stelle, ruotano e mostrano al mondo la grandezza dell’universo. Seduto su un muretto di una nota località laziale con alle spalle il mare e con gli stabilimenti stracolmi di gente sdraiata a prendere la ‘tintarella di Luna’ abbiamo registrato lo spettacolo celeste più entusiasmante del secolo. Erano le 21,33 quando la Luna ha cominciato ad arrossire per poi mostrare, istante dopo istante, colori sempre più forti che dal rosso sfumavano nell’arancione. E si è palesato anche Marte, nella sua lucentezza, poco sotto la Luna in eclissi che ora si trova alla minima distanza dalla Terra: appena 57, e qualche spicciolo, di milioni di chilometri. Già, Marte che proprio in questi giorni è tornato alla ribalta della scienza grazie a una scoperta tutta italiana, che ha trovato un lago sotto uno dei poli. E all’appuntamento, al crepuscolo si sono anche palesati Giove, Venere e Saturno. Ma per vederli bisognava avere un buon telescopio.
L'ECLISSI RIPRESA DAL VIRTUAL TELESCOPE
Quella di ieri sera ha visto milioni di italiani con il naso all’insù, armati di binocoli e telefonini: tutti a documentare la notte di Luna Rossa più lunga del ventunesimo secolo. Sui social c’è anche chi ha scritto: "Per un’ora siamo tornati tutti bambini". Lo spettacolo è iniziato alle 19,15 e si è concluso alle 1,30. Alle 22,22 puntualmente, per undici minuti, il rossore della Luna è aumentato, squarciando il cielo di bagliori arancio-dorati. E lo spettacolo, quando il cielo ci si mette, è stato emozionante. Poi man mano con il trascorrere dei minuti la Luna è tornata ‘pallida’ così come la descriveva Leopardi. Perché, dunque, la Luna diventa rossa? Tutto dipende dall’astro, nostra sorgente di vita. Quando la Terra si mette di mezzo la parte rossa della luce del Sole viene inondata sulla Luna mentre la componente blu viene assorbita dall’atmosfera. Come accade sempre.
Ecco perché vediamo il cielo blu. Ma l’eclissi di Luna non è solo spettacolo. È scienza perché tutti i telescopi del mondo sono puntati, grazie alla Luna, per fare misure della posizione e della distanza di altre stelle. Comunque perché chi fosse arrivato tardi o non fosse stato sintonizzato, la replica è il 21 gennaio 2019. Tempo permettendo.