Viviana
Ponchia
Una battuta scurrile di Mario Balotelli rivolta alla ex fidanzata fa tremare il Grande Fratello Vip. E Alfonso Signorini lo obbliga a chiedere scusa anziché dirgli di mettersi in coda perché c’è la fila. Il calciatore non è il primo e non sarà l’ultimo a sbroccare in tv. E non è nemmeno colpa sua o di Signorini ma di chi li lascia fare. Cioè io, voi, tutti quelli che hanno trasformato il guilty pleasure del non qualificabile in un piacere condiviso. Il problema è la pattumiera: sembra sempre piena e nessuno si decide a svuotarla, sta bene dov’è anche se manda odore. Non abbiamo fermato il Gabibbo. Urlava "ti spacco la faccia" ed era napalm per il cervello. Una sera del 1995 la puntata di Misteri fu dedicata all’autopsia di un alieno. Bene non ci ha fatto, ma non poteva certo fare peggio del pantano di alghe e sale di Wanna Marchi, delle sue "fiale rosa a base di codacavalla purissima, d’acordoooo?". Gianfranco Funari ha rimediato un riscatto postumo: avere manipolato il trash prima che il trash dilagasse. "Se uno è stronzo, non je posso dì stupidino, si crea delle illusioni: je devi dì stronzo!". Pane al pane. Ma anche concime per Tina Cipollari e l’Uomo Gatto, la tv del dolore della d’Urso e della Milo ("Ciroooo, Ciroooo"), per la Ventura del "Non mi fate paura, io le mazzate le so dare!". A differenza del Bacchino malato di Caravaggio, che vale a prescindere, certe cose hanno un senso solo se qualcuno le guarda. A quel punto darsi degli stupidini crea illusioni.