Mercoledì 31 Luglio 2024

Due nuove Fregate Fremm di ultima generazione per la Marina Militare: accordo con Fincantieri-Leonardo

Un contratto da 1,5 miliardi di euro con la marina è stato firmato da Orizzonte Sistemi Navali, e la joint venture tra Fincantieri e Leonardo

Roma, 31 luglio 2024 - Altre due Fregate Fremm di Nuova Generazione saranno costruite per la Marina militare italiana. Orizzonte Sistemi Navali, e la Jv tra Fincantieri e Leonardo con quote rispettivamente del 51% e del 49%, hanno infatti firmato un contratto da 1,5 miliardi di euro con la marina per il programma pluriennale "Fremm" per due nuove Fregate Fremm in versione “Evolution”, denominate “Fremm Evo”.

Costruite al Cantiere Integrato di Riva Trigoso e Muggiano di Fincantieri

Le due nuove unità saranno costruite presso il Cantiere Integrato di Riva Trigoso e Muggiano di Fincantieri. La prima “Fremm Evo” verrà consegnata nel 2029 e la seconda nel 2030. L'ammiraglio Enrico Credendino, Capo di Stato Maggiore della Marina Militare, ha commentato: "L'acquisizione delle due Fregate Fremm di Nuova Generazione (Evo) si inserisce nel più ampio piano di rinnovamento e ammodernamento dello Strumento Navale che la Marina Militare ha avviato per rispondere in modo adattivo, con prontezza ed efficacia, agli scenari attuali e futuribili di un mondo che negli ultimi anni è cambiato in modo repentino".

La fregata Margottini
La fregata FREMM Margottini

Mezzi navali di ultima generazione

"Con le nuove Fremm Evo, la Marina Militare Italiana potrà contare su mezzi navali di ultima generazione, affidabili, sostenibili e con avanzate capacità operative. Siamo orgogliosi di contribuire a questo progetto di grande rilevanza, che dimostra come la sinergia tra pubblico e privato possa creare importanti opportunità economiche e tecnologiche" cono state le parole di Lorenzo Mariani, condirettore generale di Leonardo: "Continueremo a supportare con determinazione e competenza lo sviluppo di queste eccellenze tecnologiche, consapevoli del loro ruolo strategico per la sicurezza del nostro Paese e del loro impatto positivo sul tessuto produttivo nazionale". Le due nuove unità sono all'avanguardia sia dal punto di vista tecnologico che delle prestazioni, grazie anche agli importanti sviluppi tecnologici già avviati nell'ambito dei recenti programmi della cosiddetta Legge Navale, nonché del programma di Mid Life Upgrade delle Unità Classe Orizzonte. E' previsto nelle prossime settimane che Osn concluda i contratti di sub-fornitura con Fincantieri e Leonardo, che avranno rispettivamente un valore pari a circa 690 milioni di euro e circa 415 milioni di euro.

FREEM, in Italia classe Bergamini 

FREMM (Fregate europee multi-missione o dal francese Frégates européennes multi-missions), è la sigla che identifica questa nuova generazione di fregate, in Francia chiamate classe Aquitaine e in Italia classe Bergamini. Sono il frutto di un progetto congiunto tra Italia, con Orizzonte Sistemi Navali (Società di ingegneria navale, costituita da Fincantieri e da Finmeccanica, rinominata Leonardo dal 2017) e Francia, tramite Armaris (costituita da DCNS, rinominata Naval Group dal 2017, e Thales). Come il programma Orizzonte il progetto FREMM segue la logica di collaborazione tra le industrie della difesa italiane e francesi. La prima unità di questo tipo, l'Aquitaine, è stata varata il 4 maggio 2010 ed è entrata in servizio nel 2012. Mentre per l'Italia la prima della classe Bergamini è stata la fregata Carlo Bergamini, varata il 16 luglio 2011 nel cantiere navale di Riva Trigoso e consegnata alla Marina Militare il 14 luglio 2012. Inoltre una variante della classe FREMM, costruita da Fincantieri, andrà a costituire una nuova classe di fregate statunitensi, la Constellation, con almeno 20 unità.

Diverse versioni

Sono realizzate in diverse versioni: lotta antisommergibile (ASW - Anti Submarine Warfare), multiruolo (General Purpose) per l'attacco al suolo in profondità e il bombardamento controcosta in appoggio alle forze da sbarco, ed infine antiaerea (FREDA) solo per la Marine nazionale. Tutte le versioni dispongono di un sistema di autodifesa antiaerea (AAW - Anti Air Warfare) basato sul missile Aster 15; tutte le unità italiane e le FREDA francesi avranno anche missili superficie/aria MBDA Aster 30 per la difesa antiaerea d'area. Tutte avranno un sistema di difesa antinave (ASuW - Anti Surface Warfare), basato sul missile Teseo/OTOMAT per le navi italiane e sul missile Exocet per quelle francesi. 

Sistema di combattimento all’avanguardia

Le caratteristiche sono all'avanguardia: il Sistema di Combattimento delle FREMM italiane è gestito dal sistema CMS (Combat Management System) ATHENA-I, sviluppato da Selex ES (Leonardo dal 2017). Il sistema missilistico antiaereo è basato sul SAAM-ESD (Extended Self Defence) per la gestione dei missili, cui è associato il radar multifunzionale attivo 3D EMPAR (SPY-790), sensore principale del sistema. Il sistema dispone di una centrale secondaria in grado di subentrare in caso di distruzione o avaria del sistema principale. Fondamentali i sensori radar di scoperta di superficie RASS (RAN30 X/I) in banda E/F della Selex, il radar di navigazione a bassa probabilità di intercettazione LPI SPN-730 / Selex SPN 753(V) 4 in banda I, il sistema di scoperta IR SASS Galileo, due sistemi di puntamento multisensore (radar ed elettro-ottico) MSTIS NA 25X (RTN-30X), radar per appontaggio elicotteri, sistema IFF SIR-M5 Pa.

Gli armamenti

Gli armamenti non sono da meno: 2 lanciatori verticali (VLS) in moduli da 8 celle ciascuno del tipo Sylver A-50 (compatibili anche con missili Aster 15 e 30) per missili superficie/aria MBDA Aster 15 per la difesa antiaerea a corto raggio (AAW) o per missili superficie/aria MBDA Aster 30 per la difesa antiaerea d'area. Inoltre c'è la predisposizione per l'installazione di ulteriori 2 lanciatori verticali (VLS) in moduli da 8 celle ciascuno del tipo Sylver A-70 per il missile da crociera superficie/superficie a lungo raggio MBDA Scalp Naval (comunque compatibili anche con missili Aster 15 e 30). Poi 8 lanciatori per missili antinave impiegabili anche per obiettivi terrestri MBDA Teseo Mk2\A o del missile a lungo raggio per la lotta antinave MBDA Exocet MM40 Block 3. Due sistemi lanciasiluri B515 trinati da 324 mm per siluri MU 90 con sistema di caricamento semi-automatico. Un cannone del tipo Oto Melara 76/62 mm super rapido double feeding Davide/Strales con capacità di utilizzo della munizione guidata DART in funzione antimissile. Un cannone del tipo Oto Melara 127/64 mm LW con capacità di utilizzo della munizione guidata tiro di precisione contro bersagli terrestri e navali. Due lanciarazzi Oto Melara SCLAR-H DLS, 2 pezzi Oto Melara / Oerlikon KBA da 25/80 mm, 2 elicotteri tipo NH90 o EH101 o entrambi gli elicotteri