Roma, 25 giugno 2024 – Droga e minori: binomio terribile, “tutti noi siamo rimasti colpiti, sconcertati e sconvolti dall'ultimo fatto di cronaca che ha fatto riemergere quanto sia grave la questione degli stupefacenti in Italia”, le parole del sottosegretario Alfredo Mantovano dopo l’omicidio di Pescara, Thomas Luciani, 17 anni ancora da compiere, ucciso da due coetanei proprio per un piccolo debito di droga, come emerge al momento.
Droga e minori, numeri choc
E arrivano i dati, a confermare il problema. Nel 2023 quasi 960mila giovani tra 15 e 19 anni, pari al 39% della popolazione studentesca, riferiscono di aver consumato una sostanza psicoattiva illegale almeno una volta nella vita e oltre 680mila studenti (28%) nel corso dell’ultimo anno. Lo si legge nella relazione Si conferma, inoltre, il trend osservato nel post pandemia che, già dal 2022, torna ai valori osservati nel 2019.
Le nuove sostanze psicoattive
Le NPS (nuove sostanze psicoattive) maggiormente utilizzate nella vita sono i cannabinoidi sintetici (6,9%), la ketamina (2%) e gli oppioidi sintetici (1,7%). A eccezione dei cannabinoidi sintetici, per i quali le percentuali relative ai consumi tendono a crescere all’aumentare dell’età, per le altre NPS i consumi sembrano interessare maggiormente gli studenti tra i 16 e i 18 anni e, fatta eccezione per gli oppioidi sintetici, i consumi maschili risultano più elevati rispetto a quelli femminili. Dopo la pandemia, il consumo di queste sostanze risulta in crescita: in particolare, nel 2023 si osservano i valori più elevati mai registrati in rapporto all’uso di ketamina.
La ‘tolleranza’ dei genitori
Tra i genitori di minorenni c’è una maggior tolleranza verso sostanze legali (alcol e derivati dal tabacco) e cannabinoidi. C’è anche questo nella Relazione 2024 al parlamento sulle tossicodipendenze. La conclusione emerge dai risultati preliminari dello studio pilota “Famiglie e prevenzione’’ su “percezioni e competenze dei genitori riguardo al consumo di sostanze psicoattive e alcol da parte dei minori’’, che si basa sui dati raccolti a marzo-aprile 2024 attraverso una survey anonima alla quale hanno partecipato 4.901 genitori di studenti con età tra i 9 e i 14 anni, frequentanti 20 scuole primarie e secondarie di primo grado della Città metropolitana di Roma Capitale.