Martedì 19 Novembre 2024

Piantedosi, 96 donne uccise nel 2024. La campagna #Nessunascusa

Il ministro dell’Interno e i numeri sulla violenza contro le donne svelati durante la presentazione della campagna alla Luiss di Roma. Le azioni in campo

Roma, 19 novembre 2024 – Novantasei donne uccise nel 2024: un’emergenza, ha ribadito il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi.

Dall’1 gennaio al 3 novembre di quest’anno, in Italia, ha ricordato il ministro, “sono stati registrati 263 omicidi: 96 vittime erano donne, 82 uccise in contesti familiari o affettivi e 51 per mano del partner o dell’ex partner”.

L’occasione è stata la presentazione alla Luiss di Roma della campagna #Nessuna scusa.

Tra il 1 gennaio e il 3 novembre 2024 in Italia sono state uccise 96 donne
Tra il 1 gennaio e il 3 novembre 2024 in Italia sono state uccise 96 donne

Il ministro ha poi ricordato che oltre agli omicidi, “ci sono altri reati”, “significativi anche di un fenomeno molto più vasto. In questa direzione, anche il nostro Paese deve farsi promotore di un messaggio che sia inequivocabile e coraggioso, vale a dire che la violenza sulle donne continua a essere un’emergenza da contrastare con ogni possibile soluzione”.

“Seppure in presenza di un calo rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso - ha sottolineato Piantedosi- le statistiche sono a volte molto fredde ma restituiscono solo fino a un certo punto la gravità di un fenomeno, perché è un calo che vede una diminuzione del 10% degli omicidi complessivi e del 9% delle vittime di genere femminile e del 5% degli omicidi familiari. Tuttavia, questi numeri ricordano la tragica realtà di donne, ancora troppe, che subiscono violenza senza trovare un necessario supporto. La violenza sulle donne è una delle sfide sociali in realtà più complesse, una sfida che non può essere affrontata solo con le parole ma che necessita di azioni concrete, misure stringenti, una forte volontà collettiva di cambiamento, un cambiamento che è prima di tutto culturale. Non basta inasprire le pene o ampliare i poteri delle autorità se non interveniamo alla radice di questo problema, vale a dire se non affermiamo la cultura del rispetto”.

L’obiettivo della campagna #Nessuna Scusa, ha continuato il ministro, “è proprio quello di contrastare i pregiudizi, le attenuanti e le spiegazioni infondate con le quali sovente si tenta di giustificare la violenza sulle donne”.