GOLFO ARANCI (Sassari)
Ma non lo sapevano che ormai le donne non si mettono nemmeno dentro le torte alle feste di celibato? Che il terreno è sempre più scivoloso, la miscela di zucchero e cacao non a tutti stimola il buonumore e con il caldo si scioglie? A metà strada fra il cinepanettone fuori stagione, il cannibalismo e la provocazione artistica, la balordaggine dell’estate è stata servita sul tavolo di un buffet sardo: una signorina in carne, ossa e bikini distesa su un fianco, ricoperta di cioccolato e circondata da pasticcini. Si può toccare? Assaggiare magari? Il sole a picco non aiuta a decifrare il dessert alternativo offerto dal Voi Colonna Hotel di Golfo Aranci, in provincia di Sassari. Ma un manager milanese lucidissimo, Federico Mazzieri, la prende male e scrive su Linkedin di essere rimasto scioccato: "Tante persone hanno lavorato duramente per fare passare un giorno spensierato agli ospiti e io rimango senza parole guardando la scena a bordo piscina". È in vacanza con la figlia di 14 anni, perplessa anche lei: "Papà, che schifo".
Il sudore, e tutto il resto. "Cosa ne pensano i responsabili di Alpitour di questa rappresentazione del corpo femminile? - si domanda il milanese – Come si può permettere una cosa del genere? Una donna, una lavoratrice, equiparata a una stoviglia per assecondare l’occhio malizioso di qualcuno". Alla faccia del rispetto dell’ambiente e delle persone, del turismo sostenibile e anche dei prodotti tipici del territorio, perché qualcuno non ha scambiato la donna-cioccolato per una stoviglia ma già che c’era magari l’avrebbe mangiata volentieri. Al bureau dell’Hotel rispondono con candore: "È la statua di cioccolato", per fare sembrare meno minacciosa quella che forse è una bella tradizione di fine agosto. Poi però i giornali locali scatenano l’inferno e arrivano le scuse dai piani alti, dove si parla di "incidente increscioso", non succederà più, ci dispiace e dia una carezza alla sua bambina.
Basta molto meno per creare la polemica perfetta, monta l’agitazione trasversale. I social non si lasciano sfuggire l’occasione, più ghiotta sarebbe difficile. Si va dal contrito "che tristezza" all’indaginoso "ma prima si era fatta la doccia?". Il manager milanese si prende la sua parte: "Maschio, piddino, istruito: questo le ha proprio tutte. Sono sicuro che gli sarà salita la glicemia". Il bruto si adegua: "Sudore e cioccolato, che buono". Qualcuno ridimensiona: "Ipocriti: non era nuda, non faceva sesso. Nulla a che vedere con gli atti osceni! Sotto il cioccolato niente. Pura speculazione e caccia ai fantasmi". C’è anche chi lo prende come un pretesto per allenarsi alla lotta di classe: "Anche sottopagare uno stagionale 3 euro l’ora è sfruttamento del corpo dei lavoratori, ma nessuno si scandalizza. Di sicuro questa tizia ha guadagnato meglio di tanti camerieri, facchini, addetti alle pulizie, animatori e baristi". Che poi non è detto, la signorina glassata non aveva l’aria contenta.
Viviana Ponchia