Sabato 6 Luglio 2024

Teleferica killer, perché l’impianto è partito? C’è un indagato in Valle Anzasca

Margherita Lega, 41 anni, è rimasta agganciata al carrello, precipitando in un burrone sotto gli occhi dei figli e del marito. Stava sistemando i bagagli da portare all’alpeggio: ma il manovratore ha attivato l’impianto

I vigili del fuoco sul luogo dell'incidente (Ansa)

I vigili del fuoco sul luogo dell'incidente (Ansa)

Verbania, 5 luglio 2024 – C’è un indagato per la morte di Margherita Lega, la 41enne precipitata in un dirupo ieri in Valle Anzasca (Piemonte) dopo essere rimasta agganciata alla teleferica che doveva trasportare i suoi bagagli. Si tratta dell’uomo che ieri ha attivato l’impianto quando la donna era ancora intenta a sistemare le valigie, un 71enne che fa parte della Comunità rigenerativa dell’Alpe Drocale, dove erano diretti Margherita, il marito e i due figli piccoli. 

Questa mattina la squadra di polizia giudiziaria che si occupa del caso ha effettuato un nuovo sopralluogo nel territorio di Calasca Castiglione, in provincia del Verbano-Cusio-Ossola, dove è accaduta la tragedia. Un consulente tecnico della procura sarà incaricato di effettuare accertamenti tecnici sulla teleferica, ora sotto sequestro, che è di proprietà di un consorzio di baite, e di chiarire se fosse a norma. 

Secondo la ricostruzione fatta fin qui, la 41enne piacentina, residente con la famiglia a in Trentino, stava piazzando i bagagli quando a monte qualcuno ha azionato l’impianto. Dai primi riscontri sembra che il manovratore non sapesse che a valle stavano effettuando il carico. Si ipotizza un cambio di personale ai comandi della teleferica che spiegherebbe il mancato coordinamento tra chi stava in basso e chi in alto. Da precisare che chi sta a monte non è in grado di vedere la partenza dell’impianto.

Margherita è rimasta impigliata nel carrello che l’ha trascinata sopra il burrone. La donna ha resistito per alcuni metri agganciata alla teleferica, dopodiché non ha retto ed è precipitata: un volo nel vuoto di 100 metri. Il marito Rocco Meloni e i figli di 5 e 7 anni, hanno assistito inermi alla scena, devastati dal dolore oggi sono tornati a Fiavè, in Trentino. Nelle prossime ore rientrerà anche la salma di Margherita sui non verrà effettuata alcuna autopsia. L’esame esterno del medico legale è stato ritenuto sufficiente dalla procura.