Il dono di un rene da uno sconosciuto vivente e anonimo ha consentito di salvare tre pazienti a Padova, L’Aquila e Bologna, innescando una catena di donazioni e trapianti incrociati tra coppie incompatibili. Lo ha annunciato il Centro nazionale trapianti (Cnt). Si tratta della cosiddetta ‘donazione samaritana’, autorizzata in Italia solo per il rene: questa è la prima nell’era post Covid. Dal 2010 ne sono state fatte in totale 9, che hanno generato 29 trapianti complessivi. Emozionato, il donatore anonimo, in collegamento telefonico, ha spiegato così il proprio gesto: "Ho donato per un senso di gratitudine alla vita. Ho ricevuto tanto e mi sono chiesto ‘posso io fare di più?". Un tipo di donazione, così come tutte le donazioni d’organo, che vede nella solidarietà la leva indispensabile, sottolinea il direttore del Cnt, Giuseppe Feltrin: "Il nostro sistema di trapianti si regge soprattutto sulla solidarietà, che è il tema più importante, ovvero sul fatto che ci sia qualcuno che intende donare, ci raggiunge e ci consente di arrivare a questi grandi risultati". Questa, spiega, "è la nona donazione samaritana in Italia, la prima dal 2019 e rappresenta tutto l’impegno di una rete che ogni giorno lavora per cercare di dare una risposta a più di 5mila pazienti che in Italia aspettano un trapianto di rene".
CronacaDonazione samaritana del rene. Uno sconosciuto salva 3 vite