Giovedì 21 Novembre 2024
VALERIA MELLONI
Cronaca

La coppia scoppia su WhatsApp. Chat galeotta per la metà dei divorzi

In quattro separazioni su dieci la prova regina arriva dal cellulare

I motivi delle separazioni

I motivi delle separazioni

Roma, 12 agosto 2015 - INUTILE cercare tracce di rossetto sulla camicia di lui o il mazzo di fiori anonimo per lei. I nuovi segnali del tradimento sono tanto invisibili quanto insidiosi e viaggiano nella rete, tra faccine felici e baci virtuali. A mettere il dito tra mogli e mariti, oggi ci pensano sms sospetti, qualche like di troppo su Facebook e l’immancabile chat di WhatsApp. Proprio quest’ultima app di messaggistica, da sola, in Italia compare nel 40% delle cause di separazione e divorzio, secondo l’associazione Avvocati Matrimonialisti Italiani.

Ma aumentano anche le altre prove di infedeltà, reperite sui social network o direttamente sullo smartphone del coniuge. Con buon pace della violazione della privacy. «È ben peggio violare i doveri coniugali – scherza (ma non troppo) l’avvocatessa Annamaria Bernardini de Pace, specializzata in Diritto della Famiglia –. Comunque ormai messaggi, chat e screenshot di conversazioni sono accettati come prove in quasi tutte le cause di separazione. Il rischio è di ricevere una denuncia penale in separata sede, ma per evitarla basta, in presenza di sospetti o di messaggi accertati, richiedere al gestore telefonico, tramite il tribunale, il traffico telefonico del cellulare ‘incriminato’ e il gioco è fatto». Senza sporcarsi le mani o la coscienza con manovre da spia o, nel peggiore dei casi, da hacker.

SPECIALITÀ, quest’ultima, che vede le donne molto più preparate, a prescindere dall’età. «Nella mia esperienza sono le mogli, anche over 50, a scoprire più spesso i tradimenti grazie a un passo falso ‘tecnologico’ del marito – continua l’avvocatessa Bernardini de Pace –. Mentre gli uomini spesso hanno la ‘sindrome di pollicino’ e non cancellano quasi mai messaggi e foto compromettenti, le donne sono diventate delle vere e proprie esperte nell’indovinare pin, fare screenshot di conversazioni con l’amante e ispezionare le foto. Tra i casi che mi sono capitati per le mani, ricordo quello di una donna che, dopo aver regalato l’iPhone al marito, vi ha installato un’app per rintracciarlo in caso di furto: grazie al Gps lo ha scoperto e immortalato con l’amante mentre usciva da un motel».

Se verba volant, i messaggini più o meno spinti invece rimangono, e a nulla serve cancellare compulsivamente tutte le conversazioni, perché spesso «una tabula rasa improvvisa è più sospetta di mille chat». Passi falsi che possono costare cari, in tutti i sensi: ogni volta che la separazione o il divorzio è causato da un fatto determinante (come un tradimento), alla parte ‘responsabile’ tocca infatti l’addebito delle spese della separazioni. Un buon motivo per fare un po’ di pulizia preventiva in rubrica.