Giovedì 21 Novembre 2024
REDAZIONE CRONACA

Dispersi veliero Bayesian, l’esperto: “Una Concordia in piccolo”. Relitto integro sul fondale, i sub aprono varco

Oltre al tycoon e alla figlia 18enne, si cercano il presidente della Morgan Stanley International Jonathan Bloomer, con la moglie, Chris Morvillo e Nada Morvillo. L’ipotesi: “Naufragio per la rottura dell’albero maestro”

Palermo, 20 agosto 2024 – Sono riprese stamattina le ricerche dei sei dispersi della barca a vela Bayesian, naufragata ieri al largo di Porticello (Palermo). All’appello mancano ancora Mike Lynch, il “Bill Gates britannico”, la figlia diciottenne Hannah, il presidente della Morgan Stanley International Jonathan Bloomer con la moglie, il legale di Lynch Chris Morvillo e la moglie Nada.

Le ipotesi sulle cause dell’affondamento

Angela Bacares, moglie di Lynch, è stata invece salvata ieri dai soccorritori assieme ad altre 15 persone, mentre per un componente dell'equipaggio non c’è stato nulla da fare, il corpo è stato recuperato poche ore dopo il naufragio. A bordo della nave si trovavano in tutto 22 persone (12 passeggeri e 10 membri dell’equipaggio).

Ricerche dispersi barca a vela affondata, nel riquadro il magnate Mike Lynch
Ricerche dispersi barca a vela affondata, nel riquadro il magnate Mike Lynch

L’esperto: “Una Concordia in piccolo”

Per le ricerche dei dispersi sono arrivati gli speleosub da Roma e dalla Sardegna. Due gli elementi che rendono le operazioni particolarmente complesse: l’inabissamento del veliero a 50 metri di profondità e il fatto che gli spazi interni siano ridottissimi e pieni di suppellettili. “È uno scenario da ‘Concordia in piccolo’, dove è difficile avanzare a causa di ostacoli e spazi molto ridotti – spiega il responsabile della comunicazione in emergenza dei Vigili del Fuoco Luca Cari –. Molto difficile trovare dei percorsi alternativi”.

I sub sono riusciti a ispezionare il solo ponte di comando, "che è pieno di cavi elettrici”, e non hanno trovato nessuno in quella zona. Dall'esterno, attraverso gli oblò, non si riesce a vedere dentro lo yacht e dunque al momento non è stato individuato alcun corpo. 

Sub impegnati nelle ricerche dei dispersi del Bayesian
Sub impegnati nelle ricerche dei dispersi del Bayesian

Speleosub, 12 minuti per ogni immersione

Altro elemento che rende più difficoltose le ricerche è la profondità. I team dei sommozzatori dei vigili del fuoco sono composti da due operatori specializzati speleo che hanno un tempo di permanenza massima in profondità di 12 minuti prima della risalita e il cambio continuo con un successivo team. Dei 12 minuti, due servono per scendere a 50 metri di profondità e risalire. Dunque il tempo reale per poter effettuare le ricerche è di 10 minuti a immersione. 

La barca a vela Bayesian
La barca a vela Bayesian

“Relitto integro e senza squarci”

"Il veliero è adagiato sul fondo su un fianco, appare integro e senza squarci", ha detto l'ispettore del Nucleo sommozzatori dei Vigili del fuoco di Palermo Marco Tilotta, facendo il punto sulle ricerche dei dispersi. "Il nostro obiettivo primario è riuscire a penetrare nella imbarcazione, cosa non semplice vista la profondità a 50 metri". 

Dopo ore di lavoro i sommozzatori dei vigili del fuoco e della Capitaneria di Porto sono riusciti ad aprire un varco nello scafo della Bayesian. Un'attività non semplice a 50 metri di profondità. Attraverso questo varco i sub dovrebbero arrivare fino alle cabine dove potrebbero trovarsi i dispersi, data l'ora del naufragio. Continuano parallelamente le ricerche in superficie nell'area del naufragio anche con elicottero e imbarcazione dei vigili del fuoco.

L’ipotesi: “Naufragio per la rottura dell’albero maestro”

Secondo quanto riferito da Rainews 24, ci sarebbe una prima ipotesi sul naufragio: la barca sarebbe affondata in seguito alla rottura dell’albero maestro. Un albero da record, alto 76 metri, il più alto mai realizzato. Sarebbe questo il motivo dell’inabissamento del veliero, realizzato per navigare anche in oceano e in condizioni meteo particolarmente avverse.

Mike Lynch felice di questa festa sulla barca

"Mike Lynch aveva organizzato questa vacanza con tanto entusiasmo, era felice di averci tutti con lui in barca. Mai avremmo immaginato che sarebbe finita così. Siamo dei sopravvissuti". Ripete incredula Charlotte Golunsky, 35 anni, una delle superstiti del naufragio. La donna, che è riuscita a salvare la figlia di un anno, Sophie, dalla furia delle onde, è in ospedale di Palermo assieme alla bimba e al marito James Emslie di 35 anni. Tutti e tre stanno bene. "La bambina ha riposato tutta la notte, ha dormito serena – racconta il medico del pronto soccorso –. I genitori alternano momenti in cui sono fiduciosi ad altri in cui sono tristi per la sorte dei loro compagni di viaggio dispersi. Fino a ieri avevano qualche speranza e ci chiedevano notizie. Sono molto provati. Erano tutti amici e si conoscevano". La coppia ripete in continuazione: "Non sappiamo come siamo qui, vivi, siamo dei sopravvissuti". 

L’acqua nelle cabine e il buio, gli istanti prima del naufragio

Dal racconto dei sopravvissuti emergono particolari importanti per ricostruire gli attimi dell’incidente. Charlotte Golunsky ha raccontato di essere stata sorpresa dall’acqua mentre dormiva con la figlia. La luce è andata via e in pochi istanti si sono ritrovati bagnati e al buio. Per pochi secondi la bimba le è sfuggita dalle mani, ma la mamma 35enne è riuscita a riprenderla e l'ha tenuta con le braccia in alto per evitare che l’acqua gliela strappasse via di nuovo. Poi ha iniziato a camminare e in pochi secondi hanno raggiunto il canotto di salvataggio della barca.

La moglie di Lynch “provata e sotto choc”

Il marito Mike Lynch e la figlia Hannah, 18 anni, sono dispersi in mare. E lei, Angela Bacares, tratta in salvo ieri dai soccorritori, stamattina era in piedi “sotto choc” nel resort di Santa Flavia che ospita i naufraghi. È “molto provata", riferiscono alcuni turisti presenti nella struttura. Ad assistere i sopravvissuti al naufragio del Bayesian stamattina sono arrivati gli psicologi, mentre Protezione civile e Croce Rossa hanno portato indumenti e generi di prima necessità. Dal resort la Prefettura coordina le operazioni di ricerca in mare dei dispersi.

Ambasciatore GB: “Invio ispettori è routine” 

Ll'ambasciatore della Gran Bretagna in Italia, Edward Llewellyn, ha incontrato oggi i sopravvissuti. "Quella che si è consumata in questo bellissimo luogo è davvero una grande tragedia per il nostro Paese: siamo tutti molto tristi, così come lo sono i cittadini di Porticello – ha detto –. Italia e Regno Unito sono due Paesi amici e vorrei ringraziare gli italiani per l'umanità che hanno dimostrato. L'invio di ispettori per le verifiche è qualcosa che facciamo normalmente quando una nave britannica viene coinvolta in un incidente: fanno il loro lavoro al pari dei colleghi italiani".