Busto Arsizio (Varese), 29 dicembre 2014 - La Finanza di Busto Arsizio ha individuato una vera e propria attività imprenditoriale completamente sconociuta al Fisco. Dietro una sedicente "associazione culturale", che aveva il compito di promuovere la cultura tra una ristretta cerchia di "associati", veniva esercitata l'attività di discoteca, priva di qualsiasi autorizzazione e licenza di pubblica sicurezza. La Guardia di finanza di Busto Arsizio ( Varese) ha recuperato imposte per oltre 800mila euro grazie a un controllo sul locale che godeva di un regime fiscale agevolato (grazie proprio alla qualifica di "associazione culturale").
Le serate organizzate all'interno del locale, venivano "postate" attraverso un profilo Facebook all'interno del quale venivano pubblicate le foto dell'evento, il numero dei partecipanti nonché il "listino prezzi". Dopo il sequestro preventivo del locale, avvenuto nella primavera scorsa, per le numerose violazioni alle leggi di pubblica sicurezza, le Fiamme Gialle, al termine di una serie di minuziose attività di polizia tributaria, hanno quantificato l'evasione perpretata negli anni dalla discoteca abusiva. Oltre 10mila gli iscritti alla presunta associazione. L'ingresso prevedeva il pagamento di un corrispettivo di circa dieci euro.
Una volta all'interno del locale si potevano consumare, comodamente seduti sui divanetti del privè, alcolici di ogni tipo.Al momento dell'accesso, le unità cinofile della Guardia di Finanza, hanno rinvenuto anche piccole quantità di sostanze stupefacenti che gli avventori avevano abbandonato all'interno dei locali. Complessivamente, sono state recuperate alle casse dell'Erario, imposte e tasse per oltre 800mila euro.