Giovedì 19 Dicembre 2024
RICCARDO JANNELLO
Cronaca

Agnese dimenticata sul seggiolino in auto e morta per il caldo a un anno: il papà doveva portarla all’asilo

L’uomo è andato direttamente al lavoro in azienda. La piccola è rimasta per ore sotto il sole nel parcheggio. La temperatura esterna era di 35 gradi. Lui e la moglie sotto choc, i colleghi hanno dato l’allarme

Il parcheggio dell'azienda dov'è stata lasciata l'auto con la bambina dentro

Marcon, 19 luglio 2024 – Il fenomeno ha un forbito nome scientifico, ma la sua conseguenza è sempre tragica: la Sindrome del bambino dimenticato in auto (per gli inglesi Forgotten Baby Syndrome) ha fatto un’altra vittima ieri in una torrida mattina di caldo nel Veneziano, in un parcheggio di Marcon. Una bimba di un anno, di nome Agnese, ha perso la vita dopo essere stata lasciata in auto nel seggiolino posteriore dal padre per diverse ore sotto un sole cocente. Sembra che la dovesse portare all’asilo nido e invece è andato direttamente al lavoro, nell’azienda Lodes di Marcon, uno dei principali produttori europei di illuminazione decorativa. Sono stati alcuni colleghi ad accorgersi della bimba svenuta in auto e hanno chiamato loro i soccorsi perché il padre era sotto choc. Il veloce arrivo del 118 non ha evitato la tragedia. Al pronto soccorso hanno potuto solo constatare la morte. Letale è risultato il grande caldo accumulatosi dentro l’auto, fra l’altro di colore scuro. È dimostrato che una temperatura esterna di 35 gradi, come nel parcheggio, può crescere anche di 20 in un’ora all’interno dell’abitacolo chiuso.

La piccola ha perso qualsiasi capacita di respirazione e idratazione e il suo cuore si è fermato. Al pronto soccorso è giunta da Mogliano Veneto (in provincia di Treviso, ma solo a dieci chilometri di distanza dal luogo della tragedia) la madre della piccola sopraffatta dalla disperazione. I medici hanno visitato i genitori sotto choc e li hanno poi affidati a una equipe di psicologi. Il corpicino è a disposizione dell’autorità giudiziaria. Il padre sarà sentito appena le sue condizioni lo permetteranno. La tragedia è accaduta nonostante la legge entrata in vigore nel marzo 2020 renda obbligatori i sistemi anti abbandono nei veicoli quando si trasportano minori di 4 anni, pena multa e taglio dei punti sulla patente.

Ma come si può dimenticare il figlio nell’auto? Secondo i medici, alla base della sindrome dell’abbandono c’è un forte stato di stress che può scatenare una amnesia dissociativa che si trasforma in momentanea distrazione o mancanza di consapevolezza. Nei dodici casi registrati in Italia a partire da luglio 1998 – la prima vittima si chiamava Andrea e aveva due anni; nei soli Stati Uniti sono già 13 nel 2024, l’ultima l’11 luglio -, due avvenuti dopo l’adozione della legge, gli abbandoni ovviamente involontari sono indipendentemente di madri o padri che vanno al lavoro e si dimenticano in auto il piccolo, che magari sta dormendo, pensando di averlo invece portato all’asilo o dai nonni o dalla baby sitter.

Il caso precedente, emblematico di come si possa sviluppare la sindrome, è quello accaduto a Roma il 7 giugno 2023 quando un carabiniere lasciò la sua Stella in auto davanti all’asilo convenzionato con la direzione del Ministero della Difesa, edificio adiacente al comando della Cecchignola dove il militare prestava servizio. Nella tarda mattina l’uomo ignaro chiamò la moglie chiedendole di andare lei a prendere la bambina perché doveva attardarsi al lavoro, ma a scuola dissero alla donna che Stella non era mai arrivata. Davanti all’ingresso era ferma l‘auto dell’uomo: nonostante alcuni passanti avessero spaccato i vetri per fare entrare aria, la bimba, da cinque ore al caldo, era già morta disidratata e asfissiata. Proprio com’è accaduto alla piccola di Marcon.