Sabato 23 Novembre 2024
REDAZIONE CRONACA

Ex operaio a Le Iene: "Lavoro nero nell'azienda del padre di Di Maio"

Il ministro e vicepremier: "A me non risulta ma il fatto è grave, verificherò assolutamente"

Salvatore Pizzo, l'ex operaio che attacca il padre di Di Maio

Salvatore Pizzo, l'ex operaio che attacca il padre di Di Maio

Roma, 25 novembre 2018 - L'accusa è piuttosto forte: "Nell'impresa edile del padre di Luigi Di Maio si fa lavoro nero". A sostenerlo - nel corso della trasmissione Mediaset 'Le Iene' - è Salvatore Pizzo di Pomigliano d'Arco, un ex operaio che sostiene di aver "lavorato due anni in nero, mi pagava Antonio Di Maio". Non solo: quando Pizzo si infortunò a un dito, il padre del vicepremier avrebbe chiesto al suo operaio "di non dire che mi ero fatto male nel suo cantiere. Mi consigliò di dire che mi ero fatto male in casa".

I fatti, precisa il programma di approfondimento di Italia 1 nella puntata in onda questa sera, risalgono a "un periodo antecedente di due anni a quando Luigi Di Maio è diventato proprietario al 50% dell'azienda di famiglia", impresa in cui lo stesso attuale vicepremier ha lavorato per un periodo come operaio.  Incalzato dall'inviato Filippo Roma, Di Maio ha assicurato l'intenzione di fare luce su quanto denunciato da Salvatore Pizzo. "Io non gestisco direttamente l'azienda. E tra il 2009 e il 2010 non ero socio. A me questa cosa non risulta ma il fatto è grave, verificherò". 

Tra Luigi Di Maio e il padre, emerge dall'intervista alle Iene, i rapporti non sono sempre stati idilliaci: "Io e mio padre per anni non ci siamo neanche parlati, non c'è stato un bel rapporto per anni, adesso è migliorato un po'. Non sapevo di lavoratori in nero. A me non risulta ma il fatto è grave, non mi ricordo di questo operaio ma ce ne sono stati tanti. A quell'epoca avevo 24-25 anni, io nell'azienda di famiglia ho aiutato mio padre come operaio ma non gestivo le cose di famiglia. Devo verificare questa cosa, verifichiamo tutto assolutamente". 

E ancora: "Se è andata cosi mi dispiace per quella persona. Sono sempre andato avanti nella convinzione che nella mia famiglia si rispettassero le regole, se è successo qualcosa sul luogo di lavoro con mio padre questa persona ha il dovere di dirlo, non solo a voi ma lo faccia presente a tutte le autorità. Gli chiederò spiegazioni e vi farò sapere", assicura il vicepremier, garantendo di farlo in tempi brevi.

In serata il vicepremier a 5 stelle scrive su Facebook annunciando che domani, come promesso nell'intervista, consegnerà i documenti sulla vicenda. "Il caso di stasera riguarda un lavoratore che 8 anni fa ha lavorato in nero per mio padre. Sono contento che Salvatore - l'operaio - abbia trovato il coraggio di denunciare pubblicamente dopo 8 anni. Ho letto dei commenti che lo attaccano per averlo detto pubblicamente solo ora, personalmente non credo lo si debba aggredire, inoltre credo che Salvatore Pizzo abbia anche votato il Movimento alle ultime elezioni, visto che ha aderito alla nostra campagna di maggio #ilmiovotoconta (goo.gl/GyebKD). Salvatore Pizzo all'epoca dei fatti si è rivolto al Sindacato CGIL che gli consigliò di trovare un accordo con mio padre per farsi assumere, e infatti poi ha ottenuto un contratto regolare. Successivamente -continua Di Maio- gli fu corrisposto anche un indennizzo".: