Roma, 7 novembre 2023 - "Questo governo farà il deposito delle scorie nucleari", Lo ha detto il ministro dell'Ambiente e della sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, intervenendo agli Stati generali della green economy, in corso alla fiera Ecomondo a Rimini. "Non dico entro Natale, ma in tempi molto brevi. Ci sto lavorando tutti i giorni", ha continuato il ministro.
Una necessità che non dipende dall'avere o meno una centrale: "Abbiamo 22 container di scorie ad alta intensità in Slovacchia, Fancia e Inghilterra - ha spiegato il ministro -. Poi abbiamo in questo momento 98mila metri cubi di scorie a bassa e media intensità, che sono essenzialmente ospedaliere".
Poi Picchetto Fratin ha subito risposto ad eventuali critiche: "Chi dice che non vuole il deposito delle scorie, è pronto a dire a un suo famigliare o a un suo amico 'non fare la Pet in ospedale, perché produce scorie'?". Quini ha ribadito l'emergenza: "Noi produciamo mediamente 1000 metri cubi al mese” di scorie a media e bassa intensità. “Dobbiamo trovare una soluzione. Dopo trent'anni non ce l'abbiamo ancora fatta. Questo governo vuole farcela, e farà il deposito delle scorie".
Il ministro ha escluso invece che lo Stato possa valutare di costruire un reattore nucleare: "Non intraprenderà nessuna strada di questo tipo, perché se ha ragione la scienza tra 8-10 anni si avranno degli small reactors e in quel caso sarà il sistema delle imprese a scegliere. Il ruolo dello Stato sarà solo di permitting".
Ue: “Presto alleanza per piccoli reattori”
Intanto a Bratislava, al Forum europeo sull'energia nucleare, si sta parlando proprio di nuovi reattori nucleari. La commissaria Ue per l'Energia, Kadri Simson, ha annunciato che la Commissione europea nei prossimi mesi "svolgerà tutto il lavoro preparatorio in vista del lancio dell'alleanza industriale" per i piccoli reattori modulari. La Simson ha sottolineato che "le sfide future richiedono uno sviluppo continuo di offerte energetiche rispettose del clima, affidabili e indipendenti. E le tecnologie nucleari avanzate ne fanno parte".
Quindi "la Commissione europea ha già previsto che entro il 2050 dovranno essere investiti circa 350-450 miliardi di euro in nuove capacità nucleari per sostituire le unità dismesse e mantenere più o meno la stessa capacità di produzione" ha detto la commissaria estone.
La Simson ha sottolineato l'importanza dell’energia nucleare che "negli ultimi cinquant'anni ha svolto un ruolo fondamentale in un certo numero di Paesi membri e oggi 100 reattori con una capacità installata di 97 gigawatt sono in funzione in 12 Paesi membri e forniscono circa il 22% della produzione totale di elettricità nell'Ue”. Energia importante anche "per raggiungere la neutralità climatica entro il 2050 abbiamo bisogno di tutte le fonti a basso contenuto di carbonio, incluso il nucleare", ha ribadito la Simson. "Nei prossimi decenni molti reattori nucleari verranno smantellati" e l'Ue dovrà essere pronta ad "affrontare questa sfida".
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