Mercoledì 12 Marzo 2025
REDAZIONE CRONACA

Delitto Mollicone, la Cassazione annulla l’assoluzione dei Mottola. Processo d’appello da rifare

Erano stati assolti l'ex comandante della caserma di Arce, Franco Mottola, la moglie Anna Maria e il figlio Marco che erano accusati dell'omicidio avvenuto nel giugno del 2001 ad Arce

La Cassazione sul delitto di Serena Mollicone: nuovo processo per Franco Mottola,la moglie Anna,il figlio Marco

La Cassazione sul delitto di Serena Mollicone: nuovo processo per Franco Mottola,la moglie Anna,il figlio Marco

Roma, 11 marzo 2025 – Ci sarà un nuovo processo di appello per il delitto di Arce in cui morì Serena Mollicone. Lo hanno deciso i giudici di Cassazione accogliendo l'istanza della Procura generale della Corte d'Appello di Roma contro l'assoluzione dell'ex comandante della caserma di Arce, Franco Mottola, della moglie Anna Maria e del figlio Marco che erano accusati dell'omicidio avvenuto nel giugno del 2001 nel centro del Frusinate.

La decisione è arrivata dopo due ore e mezza di Camera di Consiglio: i giudici si sono ritirati alle 16.20 e sono usciti con il verdetto alle 18.50. Non si chiude ancora quindi la vicenda giudiziaria che per la famiglia Mottola e in particolare per Franco e Marco, inizia il 27 giugno del 2011, quando a dieci anni dal delitto, padre e figlio vengono per la prima volta iscritti sul registro degli indagati insieme ad altre persone dalla procura di Cassino. Gli imputati dovranno tornare nelle aule di piazzale Clodio dove si celebrerà un nuovo processo di secondo grado.

Serena Mollicone scompare il 1 giugno del 2001. Quella mattina esce di casa presto, dopo aver preparato la colazione al padre, con cui vive sola dalla scomparsa della mamma. Deve andare all'ospedale di Sora dove ha un appuntamento fissato da qualche giorno per un'ortopanoramica. Da quel momento però non farà più ritorno a casa. Il suo corpo verrà ritrovato due giorni dopo, abbandonato sull'erba vicino a un mucchio di rifiuti nel bosco di Fonte Cupa, in località Anitrella. Serena viene trovata con mani e piedi legati, nastro adesivo su naso e bocca, e un sacchetto dell'Eurospin in testa.

"Il mio pensiero va a mia sorella che non rivedrò più nella mia vita così come mio padre. Noi confidiamo nella giustizia che attendiamo da 24 anni. Da oggi abbiamo speranza”. Così Consuelo, sorella di Serena Mollicone, dopo la decisione della Cassazione.

"Siamo veramente soddisfatti. Oggi veramente è il primo passo verso la giustizia che la famiglia Mollicone sta attendendo ormai da 24 anni". Così il legale di parte civile Anthony Iafrate dello Studio Salera che da anni segue Consuelo Mollicone, sorella di Serena, la 18enne uccisa nel 2001 ad Arce, dopo la sentenza della Cassazione che ha disposto l'Appello bis per i Mottola.

Il legale ha però precisato che questa "non è ancora una vittoria, perché stiamo parlando di una ragazza che è stata brutalmente uccisa, questo è solo un nuovo inizio". "Certamente – ha precisato – è un punto di svolta importante perché se la Cassazione avesse rigettato il ricorso il caso di Serena sarebbe stato chiuso. Questo per noi è motivo di grande orgoglio e di fiducia nella giustizia. Ci attende una nuova sfida in Corte d'Appello ma siamo già pronti perché non vediamo l'ora di arrivare alla giustizia". Infine l'avvocato ha sottolineato che "la requisitoria del procuratore generale ci ha entusiasmati: è stata una requisitoria dura, puntuale e motivata dal punto di vista giuridico".

"Aspettiamo le motivazioni della sentenza. Ci sono comunque elementi a discarico dei Mottola che non potranno mai essere messi in discussione anche all'esito di un altro dibattimento". Così l'avvocato Mauro Marsella, che insieme a Francesco Germani e Piergiorgio Di Giuseppe, difende la famiglia Mottola.