Martedì 11 Marzo 2025
REDAZIONE CRONACA

Delitto di Garlasco, si riapre il caso: Andrea Sempio indagato per l’omicidio di Chiara Poggi

Il 37enne era già finito sotto inchiesta ma le accuse nei suoi confronti erano state archiviate. ll suo Dna sarebbe stato trovato sulle unghie della vittima: ora, dopo 18 anni, sarà sottoposto a test del Dna. L’avvocato: “È sconvolto”

Delitto di Garlasco, si riapre il caso: Andrea Sempio indagato per l’omicidio di Chiara Poggi

Garlasco (Pavia) –  C'è un nuovo indagato per il delitto di Garlasco. A diciotto anni dall'omicidio di Chiara Poggi – per il quale è stato condannato in via definitiva nel 2015 il fidanzato Alberto Stasi, in carcere a Bollate da 10 anni -, un avviso di garanzia è stato notificato ad Andrea Sempio, amico di Marco Poggi, fratello della vittima.

Sempio, all'epoca dei fatti diciannovenne, tra il 2016 e il 2017 era già stato al centro di ulteriori indagini sollecitate da parte dei legali di Stasi sul Dna ritrovato sotto le unghie di Chiara Poggi. Accuse poi archiviate dall'allora procura di Pavia guidata all'epoca da Mario Venditti. Oggi grazie ad una nuova indagine sul Dna sviluppata grazie a metodi e tecniche di ultima generazione si potrebbe fare nuova luce sul delitto. 

Andrea Sempio, Chiara Poggi e Alberto Stasi
Andrea Sempio, Chiara Poggi e Alberto Stasi

Le indagini autonome

A fine del 2016 la difesa di Stasi - allora guidata dal professor Angelo Giarda e dal figlio Fabio - aveva provato a fare indagini autonome nel tentativo di arrivare a una revisione. Sotto inchiesta finì Andrea Sempio, amico del fratello della vittima. Il suo Dna fu 'rubato' da una bottiglietta d'acqua e da una tazzina di caffè, poi comparato con una traccia genetica maschile trovata sotto le unghie di Chiara Poggi. Secondo il biologo forense Pasquale Linarello, al quale era stata affidata la consulenza, esisteva piena compatibilità genetica fra il cromosoma Y di Sempio e quello su due margini dell’unghia della vittima.

L’archiviazione

Gli atti passarono alla Procura di Pavia ma il procuratore aggiunto Mario Venditti e il sostituto Giulia Pezzino chiesero l’archiviazione del procedimento, accolta dal giudice delle indagini preliminari Fabio Lambertucci il 28 marzo del 2017. La pista “dell’assassino alternativo” veniva definita "assai suggestiva ma totalmente priva di valore scientifico”. Per l’omicidio della studentessa, dopo una lunga vicenda processuale, era stato condannato a 16 anni il fidanzato Alberto Stasi, oggi recluso nel carcere di Bollate da cui presto potrà uscire.

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Nuova indagine sul Dna

Oggi, a distanza di otto anni, e dopo un lavoro durato circa 30 mesi, la difesa di Stasi - avvocati Antonio De Renzis e Giada Bocellari - con la consulenza affidata al genetista tedesco Lutz Roewer e al professor Ugo Ricci ha "rivalutato in modo accurato" le analisi già fatte in prima battuta dalla precedente difesa e che avevano portato a puntare il dito su Sempio. La difesa di Stasi parla di una traccia di Dna "straleggibile" diversamente dal genetista Francesco De Stefano il quale, incaricato dagli inquirenti di analizzare alcuni reperti della vittima, aveva sostenuto di essere di fronte ad una prova 'contaminata'.

La rinnovata valutazione, complice la nuova tecnologia nel campo della genetica, sembra ora aver convinto la Procura di Pavia che ha fatto una propria consulenza ed è tornata ad approfondire la posizione di Sempio, il quale aveva fornito lo scontrino di un parcheggio di Vigevano per la mattina del delitto. Dopo una prima 'bocciatura' del gip a riaprire il fascicolo già archiviato è stato un secondo giudice per le indagini preliminari (dopo una sentenza della Cassazione).

Esame salivare

Sempio, oggi 37enne, si è rifiutato di sottoporsi all'esame salivare per estrarre il Dna e così il giudice gli ha imposto l'esame (giovedì) con un avviso di garanzia. Difeso dall'avvocato Massimo Lovati, l'uomo deve difendersi dall'accusa di omicidio con il concorso di altri soggetti o con Alberto Stasi (già giudicato separatamente), "perché cagionava la morte di Chiara Poggi, colpendola al capo e al volto con reiterati colpi inferti con un corpo contundente" determinandone la morte. “Il mio assistito è allibito e sconvolto. È distrutto e ha chiesto addirittura le ferie dal lavoro”, ha detto il legale del 37enne.

Andrea Sempio indagato a 18 anni dall'omicidio di Chiara Poggi
Andrea Sempio indagato a 18 anni dall'omicidio di Chiara Poggi

Mamma e papà di Chiara

"Io e mio marito abbiamo saputo la notizia oggi guardando il Tg1. Non abbiamo e non vogliamo dire niente". Così Rita Preda, insieme al marito Giuseppe, commentano le novità a 18 anni dal delitto della figlia Chiara,  con l’'attenzione della Procura di Pavia che torna a concentrarsi su Andrea Sempio, amico del fratello di Chiara, nuovamente indagato dopo l'archiviazione decisa otto anni fa.

Difesa di Stasi: “Verità e giustizia”

“Accogliamo con estremo favore l'iniziativa e l'attività della Procura di Pavia e attendiamo sviluppi con la ragionevole speranza che possa finalmente emergere la verità e possa essere fatta giustizia”, hanno commentato gli avvocati Giada Bocellari e Antonio De Rensis, difensori di Alberto Stasi, condannato in via definitiva a 16 anni per l'omicidio della fidanzata Chiara Poggi, uccisa a Garlasco il 13 agosto 2007, dopo la notizia che la Procura ha indagato Andrea Sempio, amico del fratello della vittima, per omicidio.