Mercoledì 15 Gennaio 2025
PIETRO MECAROZZI
Cronaca

Delitto Ciatti, l’ulteriore sfregio "Massacrò mio figlio a terra Ma per il giudice non è crudeltà"

Le motivazioni della sentenza in Appello: 23 anni al ceceno (latitante) senza aggravanti. L’ira dei genitori di Niccolò: "Il nostro ragazzo non c’è più e quell’uomo è libero chissà dove".

Delitto Ciatti, l’ulteriore sfregio "Massacrò mio figlio a terra Ma per il giudice non è crudeltà"

di Pietro Mecarozzi

"Parole sconcertanti, si è persa l’ennesima occasione per fare giustizia per Niccolò". A papà Luigi Ciatti fa male leggere la sentenza con cui la Corte d’assise d’appello di Roma conferma la condanna a 23 anni di carcere per Rassoul Bissoultanov per la morte del figlio. Fa male perchè nelle motivazioni della Corte, presieduta da Vincenzo Gaetano Capozza (lo stesso del processo d’appello ai fratelli Bianchi per l’omicidio di Willy), c’è la conferma che al ceceno non è possibile riconoscere le aggravanti dei futili motivi e della crudeltà. Ipotesi che non reggono le aggravanti che avrebbero fatto scattare il fine pena mai. Secondo i giudici il movente dell’azione delittuosa non è stato accertato "con ragionevole grado di certezza", e quindi non si può stabilire se fu una banale spinta a innescare quella che comunque è stata definita "incongrua violenza" di Bissoultanov (tutt’ora latitante) quando picchiò fino ad ucciderlo con un calcio il 22enne di Scandicci la notte tra l’11 e il 12 agosto 2017 fuori a una discoteca di Lloret de Mar in Spagna. Niente crudeltà perché la condotta "non eccede dai limiti della normalità rispetto all’evento omicidiario previsto e voluto" e non trascende "in una manifestazione di efferatezza".

Ciatti, nessuna aggravante per Bissoultanov. Se lo aspettava?

"Non siamo sorpresi, abbiamo aspettato sessanta giorni dalla sentenza per poi leggere le stesse sconcertanti parole che si rincorrono in tutti questi anni di processi. Si tratta dell’ennesima occasione persa per fare giustizia sulla morte di Niccolò".

Cosa pensa del metro di giudizio adottato dalla Corte nel valutare la condotta del ceceno?

"Mi lasciano basito le righe sull’aggravante della crudeltà. Come si può pensare che un accanimento del genere non sia crudele? Quando ha colpito mio figlio sapeva benissimo cosa stava facendo, e il fatto che a scatenare lo scontro sia stato un fraintendimento o una spallata mi lascia interdetto anche sui futili motivi".

Si spieghi meglio.

"Niccolò era a ballare con i suoi amici e tra i due gruppi non ci sarebbe mai stato un contatto prima dell’accaduto. Bissoultanov ha quindi fatto tutto quello che ha fatto senza mai essere provocato e senza la benché minima motivazione. Se questi non sono futili motivi e crudeltà, mi dica lei...".

La procura generale e il pm di Roma Erminio Amelio avevano chiesto la condanna all’ergastolo...

"Evidentemente c’è qualcosa che non va in questa giustizia. Non avere riconosciuto le aggravanti non è un buon segnale per un ragazzo ucciso in quel modo: non è un bel precedente. Noi ce l’abbiamo messa tutta per dare giustizia a Niccolò, ma purtroppo non siamo riusciti e non riusciamo a dargli quel minimo di giustizia che si sarebbe meritato".

Intanto Bissoultanov, da più di un anno, ha fatto perdere le sue tracce ed è ancora latitante...

"La gestione del nostro caso è stata surreale fin da subito, sia in Spagna sia in Italia. Chissà dove sarà Bissoultanov e se mai verrà trovato. Mentre mio figlio non c’è più, lui è un uomo libero. L’unica cosa che ci rimane da fare è lanciare un appello internazionale, affinché chi riconosca il ceceno possa rivolgersi alle forze dell’ordine. Ogni dettaglio può essere fondamentale".

Riuscirete mai, lei e sua moglie, a perdonare Bissoultanov?

"Mai, è impossibile, non ci riusciremo mai. Come fai a perdonare una persona che ci ha fatto così tanto male e che ci ha tolto nostro figlio in questo modo. Bissoultanov e l’altro indagato devono pagare, scontare la loro pena in carcere. Anche se più andiamo avanti ci rendiamo conto che non esiste giustizia terrena che possa aiutarci a superare quanto accaduto".