Roma, 24 maggio 2024 – Il decreto autovelox 2024 “sarà pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il 28 maggio”, ha annunciato il ministro Matteo Salvini. Un testo atteso da 14 anni e rimandato, di governo in governo.
Non risolverà però il nodo omologazione sollevato anche di recente da una sentenza della Cassazione. Promette invece un taglio drastico con il passato e con gli autovelox usati per fare cassa. Ma con quali regole? Lo abbiamo chiesto a Giandomenico Protospataro, esperto di sicurezza e codice della strada, già dirigente della Polizia stradale.
Sarà possibile installare autovelox su strade extraurbane con limite di 30 all’ora?
“In linea di principio no. La norma dice: non si possono prevedere postazioni mobili o fisse qualora il limite di velocità imposto sia inferiore di 20 chilometri rispetto al limite di categoria della strada. Però c’è una postilla: se ci sono condizioni plano-altimetriche molto particolari, strade o curve molto strette, allora si può scendere al di sotto. Ma se fisso come limite di velocità 30, l’anomalia deve essere davvero molto significativa e va documentata”.
Le postazioni mobili con contestazione immediata sono soggette alle regole del decreto?
“No, questi controlli sono completamente fuori dal campo di applicazione del decreto. Quindi le regole sulla dislocazione dei dispositivi fissi e mobili - dove devono essere collocati, a che distanza l’uno dall’altro -, valgono solo per la contestazione differita. Cioè per l’ipotesi in cui l’accertamento sia fatto dopo che il veicolo è transitato sulle strade indicate e senza contestazione immediata”.
Qual è la vera novità del decreto autovelox?
"La vera novità è questa: non si possono collocare i dispositivi se non nei luoghi decisi dal prefetto”.
Ma non è già così?
“No, oggi funziona così: se il dispositivo è presidiato, se l’apparecchio è fatto in modo tale che posso accertare la velocità solo dopo il transito del veicolo - in pratica il contenuto dell’articolo 201 comma 1 bis lettera E - l’organo di polizia può anche non rispettare la pianificazione del prefetto”.
Con il nuovo decreto, invece?
"Anche le postazioni mobili saranno sottoposte alla pianificazione del prefetto”.
Quindi diminuiranno le pattuglie?
"No, anzi. La norma su questo punto è sicuramente ben fatta. Sarà sotto il controllo del prefetto l’intera attività, sia fissa che mobile”.