Vicenza, 2 dicembre 2022 - Ha un nome e un volto il camionista coinvolto nell'incidente mortale in cui ha perso la vita l'ex campione di ciclismo Davide Rebellin, investito da un autoarticolato il 30 novembre mentre si stava allenando nel Vicentino. Si tratta di un cittadino tedesco di 50 anni. A lui i carabinieri sono arrivati dopo il vaglio di decine di filmati delle telecamere di videosorveglianza e con la collaborazione della polizia tedesca.
In un primo momento si era ipotizzato che l'autista del Tir non si fosse accorto di quanto successo. Ma la ricostruzione dei fatti ha chiarito che dopo l'investimento sulla rotatoria della regionale 11, a Montebello Vicentino, l'uomo è sceso dal camion, si è avvicinato a Rebellin esanime, poi è risalito dileguandosi e senza avvisare i soccorsi. Lo hanno raccontato ai militari testimoni oculari, che hanno anche fotografato la scena.
Ricidivo
Risulta anche che il 50enne sia recidivo. Nel 2001 era già stato condannato a Foggia per essere fuggito dopo un incidente senza prestare soccorso ai feriti. Nel 2014 gli era stata anche ritirata la patente a Chieti per guida in stato di ebbrezza.
Non è stato arrestato
Il conducente tedesco è stato rintracciato e denunciato a piede libero, ma non è in stato di fermo, perchè il codice tedesco non prevede il reato di omicidio stradale.
Le indagini sull'incidente
Le indagini dei carabinieri si sono concentrati sulle immagini delle telecamere in particolare di quella puntata sul parcheggio del ristorante 'La Padana', a Montebello Vicentino, che dista poco meno di 100 metri dal luogo dell'investimento. Dopo ore di visione gli inquirenti hanno individuato una decina di automezzi, poi il cerchio si è stretto a due.
In un video si vede un Tir entrare nell'area di sosta in un orario compatibile con quello della tragedia. Il camionista in questione si ferma qualche minuto senza scendere dal mezzo, poi riparte dopo aver fatto manovra, imboccando la strada nel senso contrario a quello da cui era venuto.
Davide Rebellin, veronese, avea 51 anni. Tra i suoi successi in carriera la Amstel Gold Race, tre edizioni della Freccia Vallone, ed una tappa del Giro d'Italia. Argento ai Giochi di Pechino, la medaglia gli fu poi revocata per una positività al doping.