Nichelino (Torino), 15 gennaio 2025 - Daspo cinofilo a Nichelino (Torino). Per ora è un ordine del giorno “approvato quasi all’unanimità. Ma dobbiamo renderlo inattaccabile”, chiarisce al telefono con Quotidiano.net Fiodor Luciano Alessandro Verzola, assessore ma anche educatore cinofilo che nel 2018 ha aperto “il primo ufficio in Italia per la tutela degli animali. Due le vocazioni prioritarie: intanto fare cultura, ma poi anche essere operativi con la nostra polizia locale, debitamente formata e costantemente aggiornata, sempre pronta a intervenire con competenza rispetto a quello che succede”.
Daspo cinofilo, come funziona
Assessore Verzola, il suo Daspo cinofilo è il primo progetto del genere in Italia. Ma come si riesce a dimostrare il maltrattamento? “Intanto, nonostante il nome, riguarda tutti gli animali. Sicuramente questo è il punto più difficile da evidenziare. molto difficile evidenziare il maltrattamento. Ma già oggi riceviamo costantemente le segnalazioni dei cittadini, anche video. La loro collaborazione è fondamentale. E poi c’è la nostra squadra di polizia locale”. Il Daspo - o blacklist - vuole dunque impedire “a chi è stato condannato o denunciato per maltrattementi di detenere altri animali”. Nei conti dell’assessore, lo strumento può garantire anche “un significativo risparmio per la collettività”, e nel drilo pensa “alle spese di mantenimento nei canili” ma anche al “recupero comportamentale degli animali”.
Qual è la lacuna di oggi
La legge sul maltrattamento animale c’è ma la realtà è molto più complessa, osserva Verzola. “Tutti comprendiamo che è maltrattamento bastonare un cane. Ma nessuno invece si insospettisce se viene lasciato in giardino. Invece per un animale sociale che ha bisogno di interazione, anche quello non va assolutamente bene”.
“Il Daspo - chiarisce Verzola - serve a interrompere il reiterarsi del ciclo di violenza. La legge stabilisce che chi è condannato per maltrattamenti non può più detenere animali. Ma il problema qual è? Servirebbe una banca dati almeno regionale. Perché oggi, se anche sei stato condannato, il giorno dopo puoi andare tranquillamente da un allevatore ’casalingo’ - e non apriamo questo capitolo perché sono un educatore cinofilo e su questo ho le idee molto chiare - oppure in un canile. La valutazione è psicologica, ti chiedono se hai la casa a posto. Stop, nessuno controlla altro, nessuno oggi verifica la storia delle persone”.
Ma il Daspo cinofilo è a vita?
Ma quanto dovrebbe durare il Daspo? “Non è a vita, tranne per i casi diciamo ’patologici’ - chiarisce Verzola -. Mi immagino invece un percorso di riabilitazione, si dovrà dimostrare di saper condurre un cane. Aggiungo: spesso chi maltratta un animale fa la stessa cosa anche con le persone. Abbiamo fatto conferenze, su questo”.
"Oggi i canili sono al collasso, ecco perché”
I canili oggi sono al collasso, denuncia l’assessore. La spiegazione è molto chiara, “perché sono in aumento le fragilità sociali, economiche e psicologiche. Chi prende un cane spesso si accorge dopo di non essere più in grado di mantenerlo, anche per mancanza di competenza. Perché magari diventa mordace e sviluppa problematiche comportamentali. E intanto capita di perdere lavoro o casa”.
Cani maltrattati e aggressioni (anche mortali)
Ma un cane maltrattato rischia di diventare un cane violento? “Diciamo così, l’animale è come una pistola, la responsabilità è sempre dell’uomo. Statisticamente non saprei rispondere a questa domanda. Ragiono: il rischio vero è l’inconsapevolezza sulla memoria di razza di quel cane. Un cane che morde non è cattivo o buono, quella è la sua natura. Ha degli schemi comportamentali tipici della sua razza che possono essere anticipati, ed è responsabilità dell’uomo prevedere quello che può succedere. La mia certezza è che non tutti possono avere tutti i tipi di cane. Per questo, e lo scrivo anche nel mio documento sul Daspo cinofilo, prima di adottarne uno occorre avere tutte le informazioni corrette su quella razza, tutte le informazioni di base. E bisogna avere ben chiaro quanto quell’essere vivente possa essere compatibile con le mie abitudini”.