Venerdì 22 Novembre 2024
REDAZIONE CRONACA

Daniele Rezza, l’assassino di Manuel: “Quando ho saputo che era morto non è stato un granchè”

Domani l’autopsia sul corpo del 31enne ucciso a Rozzano con una coltellata per un paio di cuffie

Manuel Mastrapasqua, il 31enne ucciso a Rozzano, e Daniele Rezza, l'assassino reo-confesso

Manuel Mastrapasqua, il 31enne ucciso a Rozzano, e Daniele Rezza, l'assassino reo-confesso

Milano – È prevista per domani l'autopsia sul corpo di Manuel Mastrapasqua, il 31enne ucciso con una coltellata nella notte tra giovedì e venerdì scorsi a Rozzano, nel Milanese, da Daniele Rezza, 19 anni, ora in carcere per omicidio e rapina aggravata di un paio di cuffie wireless che erano della vittima. Da quanto si è saputo, la Procura di Milano, conclusi alcuni accertamenti tecnico-scientifici, per esempio sugli indumenti dell'assassino e, se mai verrà ritrovato, sul coltello, dovrebbe chiedere il giudizio immediato dell’assassino. Richiesta per cui ha tempo 180 giorni.

Manuel Mastrapasqua, il 31enne ucciso a Rozzano, e Daniele Rezza, l'assassino reo-confesso
Manuel Mastrapasqua, il 31enne ucciso a Rozzano, e Daniele Rezza, l'assassino reo-confesso

Inoltre da quanto è trapelato, si stanno effettuando approfondimenti sui genitori di Rezza, allo stato non indagati, sui quali aleggia l'ombra di un eventuale favoreggiamento, ipotesi che potrebbe cadere nel nulla per via del vincolo familiare.

Come ha raccontato ieri lo stesso 19enne, durante l'interrogatorio davanti al gip Domenico Santoro, la mattina dopo l'omicidio, nonostante avesse detto «forse sono stato io» a uccidere il «ragazzo di 31 anni» Rozzano, non gli hanno creduto e non lo hanno accompagnato a costituirsi. «Quando ho scoperto che il ragazzo era morto, non è stato un granchè, mi sentivo vuoto», ha detto Rezza, aggiungendo che anche «mio padre e mia madre (...) dargli questa disgrazia ...non se lo sarebbero mai aspettato».

Il padre, oltre ad aver gettato nel cassonetto le cuffie wireless strappate dal collo di Manuel prima di ferirlo a morte (gli «ho detto» di buttarle) e poi ritrovate, sabato scorso lo ha accompagnato alla stazione di Pieve Emanuele dove ha preso il treno, fino a Pavia per poi raggiungere in autobus Alessandria dove è stato fermato e ha confessato.