Venerdì 22 Novembre 2024
REDAZIONE CRONACA

Daisy Osakue parteciperà agli Europei di atletica

Vittima quattro giorni fa di un'aggressione a Moncalieri domani partirà per la Germania

Daisy Osakue ferita a un occhio (Ansa)

Daisy Osakue ferita a un occhio (Ansa)

Roma, 3 agosto 2018 - Daisy Osakue potrà partecipare agli Europei di atletica, in programma da lunedì a Berlino. La discobola azzurra colpita a un occhio da un uovo lanciato da un'auto in corsa a Moncalieri (Torino) nella notte tra il 29 e il 30 luglio, ha ricevuto l'ok dei medici. I dubbi sulla sua partecipazione alle gare erano legati all'assunzione di cortisone che l'atleta ha dovuto assumere in seguito all'aggressione. "Il suo problema è certamente risolvibile - aveva detto Malagò questa mattina annunciando gli accertamenti in corso di Daisy all'Istituto di medicina dello sport - ma con del cortisone. Per le regole dell'antidoping non si può eccedere". 

L'azzurra è stata visitata da un oculista all'Istituto di medicina dello sport del Coni, a Roma. La Federazione italiana atletica leggera, sulla base del referto, fa sapere che "il controllo oculistico effettuato dall'atleta ha documentato un miglioramento del quadro clinico che consente la sospensione progressiva della terapia cortisonica e la partecipazione ai Campionati Europei di atletica a Berlino". Per questo, conclude la Fidal "la primatista italiana under 23 di lancio del disco farà regolarmente parte della squadra azzurra che domani, sabato 4 agosto, partirà per la rassegna continentale in Germania (6-12 agosto)". "È sicuramente una bella notizia - ha commentato Malagò -, sarebbe stato triste se Daisy non avesse potuto partecipare agli Europei. Ora concentriamoci sulla parte sportiva". 

Ieri sono stati identificati gli aggressori dell'azzurra: tre ragazzi italiani, denunciati a piede libero per lesioni e omissioni di soccorso. Uno dei tre è figlio del consigliere comunale del PdLa procura di Torino aveva da subito ipotizzato il reato di lesioni senza l'aggravante razziale, ma in caserma i tre hanno subito ammesso: "Siamo stati noi, l'abbiamo fatto per goliardia".