Lunedì 13 Gennaio 2025
REDAZIONE CRONACA

Allarme cubomeduse nel Golfo di Trieste: avvistate in gruppo vicino alla costa

L’allarme è stato dato lanciato da l’Area Marina Protetta di Miramare

La cubomedusa o Carybdea marsupialis

Trieste, 8 settembre 2023 - Allarme cubomeduse nel golfo di Trieste, avvistati almeno una ventina di esemplari nella acque in località Santa Croce. A lanciare l'allerta è stata l'Area Marina Protetta di Miramare, che tutela 120 ettari di mare nel Golfo di Trieste dal 1986.

Di recente altre cubomedusa sono state osservate, ma singolarmente, tra Miramare, sempre a Trieste, e a Grado, in provincia di Gorizia. La medusa, Carybdea marsupialis, di origine atlantica, ma sempre più diffusa nel Mediterraneo, è meno pericolosa delle specie tropicali come Chironex fleckeri, il cui veleno può provocare serie ustioni ed anche mettere in pericolo la vita dell'intossicato. In realtà le cubomeduse del Mediterraneo hanno un veleno termolabile, ovvero la sua azione tende a svanire con l'esposizione della parte urticata a forti sorgenti di calore come la sabbia o l'acqua bollente, ma le ustioni, anche se più leggere, rimangono anche per varie settimane.

Il gruppo numeroso di cubomeduse è stato avvistato durante un'immersione notturna nei pressi di Santa Croce, nelle vicinanze della riva. Le Carybdea marsupialis sono state attirate dalle torce dei subacquei. "Un comportamento tipico della specie, che proprio nelle ore notturne tende ad avvicinarsi alla costa attratta dalle luci delle attività costiere (fototassia positiva)", hanno spiegato gli esperti dell'Area Marina.

La medusa scatola, anche così viene chiamata, è dotata di un'ombrella cubica lunga circa quattro centimetri e di quattro tentacoli molto urticanti, lunghi dieci volte il corpo negli esemplari più grandi, con cui causa punture molto dolorose. L'Area marina ha quindi consigliato di evitare i bagni notturni sottocosta in questi giorni.