Giovedì 23 Gennaio 2025
REDAZIONE CRONACA

Crisi degli affitti, il caso di Padova: 190 telefonate per un appartamento. “Si è scatenato l’inferno”

Un’agenzia immobiliare è stata tempestata di chiamate per un affitto lungo a Limena. Locatari disposti anche a raddoppiare il canone pur di strappare un contratto

Crisi degli affitti a lungo termine, scoppia il caso a Limena (Padova)

Crisi degli affitti a lungo termine, scoppia il caso a Limena (Padova)

Padova, 3 gennaio 2025 – Case in affitto, ormai un’utopia. La crisi degli alloggi morde il freno, single e famiglie alla ricerca di un affitto lungo a prezzi abbordabili sono disposte a tutto pur di traslocare. Lo dimostra il caso eclatante accaduto nel Padovano: un’agenzia immobiliare ha ricevuto ben 190 telefonate per un solo appartamento situato a Limena, piccolissimo centro a una decina di chilometri dal capoluogo. 

“Abbiamo postato l'offerta su internet e, in meno di un’ora, si è scatenato l'inferno”, racconta Silvia Dell'Uomo, presidente Fimaa. Costo dell’affitto decisamente appetibile: 600 euro al mese a un canone concordato. E qualcuno ha tentato anche di rilanciare l’offerta: 1.200 euro e commissioni raddoppiate. Confcommercio lancia l’allarme: attenzione a fenomeno degli affitti brevi.

Confcommercio: “Troppi affitti brevi”

“Sono mesi - ricorda Patrizio Bertin, presidente di Confcommercio Veneto e Ascom Padova - che segnaliamo i rischi connessi alla proliferazione degli affitti brevi, un fenomeno che abbiamo documentato anche nelle scorse settimane e che deve trovare delle risposte".

Il racconto dell’agenzia 

“Nei giorni scorsi, abbiamo preso in carico la proposta del proprietario di un appartamento sito a Limena. Locali buoni, contesto non male, costo mensile dell'affitto decisamente buono: 600 euro. Questo perché si tratta di una locazione a canone concordato che prevede accordi territoriali e vantaggi fiscali sia per il locatore che per il locatario”, racconta Silvia Dell'Uomo, presidente della Fimaa, il gruppo degli agenti immobiliari aderenti all'Ascom Confcommercio.

Fin qui, verrebbe da dire, nulla di strano. “Nulla di strano in tempi normali - continua la presidente Fimaa - drammatico in tempi come quelli che stiamo vivendo". 

L’allarme: "Situazione drammatica”

Il suo racconto dà l'esatta dimensione del problema. “Tutto ha inizio - spiega Silvia Dell'Uomo - quando in agenzia, dopo aver raccolto la disponibilità dell'appartamento, abbiamo postato l'offerta su uno dei grandi player dell'immobiliare in Italia. Non è passata un'ora e sul mio telefono mobile, su quello del collega e su quello fisso dell'agenzia si è scatenato l'inferno. In pochissimo tempo abbiamo ricevuto qualcosa come 190 telefonate. Ad un certo numero siamo riusciti a rispondere, altre chiamate si sono accavallate per cui non siamo letteralmente stati in grado, se non altro, di avvisare che eravamo in piena bagarre”.

Offerte al rilancio per strappare il contratto 

Ma come in tutte le situazioni critiche, anche in questo caso, chi aspirava all'appartamento le ha tentate tutte. Compreso qualche colpo sotto la cintura. “Ovviamente c'è chi, da subito, ha detto che avrebbe potuto pagare anche di più. In effetti un appartamento del tipo, senza concordato, in tempi normali, avrebbe tranquillamente spuntato 800 euro. Per cui non ci siamo sorpresi più di tanto se qualcuno ci ha sottolineato che avrebbe potuto arrivare anche al doppio. Ci siamo invece sinceramente sorpresi di fronte a chi, pensando che l'agenzia possa intervenire sull'accordo tra le parti, ha proposto a noi il raddoppio della commissione”.