Sabato 27 Luglio 2024
ALESSANDRO FARRUGGIA
Cronaca

Criminalità nel mirino, Daspo alle baby gang e stretta sulle armi: le nuove misure del governo

Piantedosi al lavoro con i sindaci, le norme forse già nel Consiglio dei ministri di giovedì. Previsti l’allontanamento dei minori violenti dai quartieri a rischio e rimpatri più facili

Roma, 4 settembre 2023 – Caivano e non solo richiedono una stretta. E il governo, come deciso a fine agosto dal premier Meloni e dal ministro dell’Interno Piantedosi, intende, entro metà settembre – secondo alcune fonti nel prossimo consiglio dei ministri di giovedì, mentre altre, accreditate, parlano di quello successivo – presentare un pacchetto, è da vedere se decreto o disegno di legge, che verterà su tre capitoli: misure per la velocizzare e semplificare i rimpatri degli migranti irregolari che hanno commesso determinati crimini, misure per aumentare le pene per chi aggredisce le forze dell’ordine e i vigili del fuoco e soprattutto misure per il contrasto della criminalità minorile. In queste ore Viminale, via Arenula, stanno lavorando alacremente per predisporre i testi.

La premier Meloni nel corso della visita a Caivano
La premier Meloni nel corso della visita a Caivano

Il pacchetto delle norme sulle quali intervenire è grossomodo il seguente. Il Daspo urbano, il cosiddetto Dacur (Divieto di accesso alle aree urbane), potrebbe riguardare espressamente anche la fascia d’età 14-18 anni. Dopo una prima fase in cui il contravventore è raggiunto dal provvedimento di allontanamento dell’organo accertatore, si aprirebbe una fase con finalità preventiva, nella quale il questore, in presenza di determinati presupposti, può confermare il divieto di ingresso in una zona urbana da un minimo 12 mesi a un massimo 2 anni (se si è stati condannati negli ultimi 5 anni per reati contro la persona o il patrimonio).

Anche per i minori – in particolare per quelli non imputabili nella fascia tra i 12 e i 14 anni – dovrebbe poi scattare l’avviso orale del questore, misura che prevede la convocazione della persona ritenuta pericolosa in questura (i minorenni saranno accompagnati dai genitori) con l’invito a mantenere una condotta conforme alla legge e la possibilità di adottare alcune restrizioni. Si punta inoltre a una stretta sulla diffusione delle armi anche tra i ragazzi: ci sarà l’arresto in flagranza per reati legati al mancato porto d’armi o il possesso di armi atte ad offendere. Si lavora anche a norme più severe per evitare la dispersione scolastica. Si valuta anche un intervento per bloccare i siti porno ai minorenni, della quale si sta studiando la fattibilità. Dovrebbero poi essere introdotte pene più severe per chi aggredisce le forze dell’ordine e la facilitazione dell’espulsione per i migranti irregolari che hanno commesso determinati crimini violenti.

Su questi temi il ministro dell’interno, Matteo Piantedosi, prosegue nella sua interlocuzione con i sindaci delle grandi città. Ieri ha avuto un lungo incontro con il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, e ha parlato telefonicamente coi primi cittadini di Trieste e Cagliari come aveva sentito quello di Bologna, a Caivano, giovedì, aveva lungamente parlato con quello di Napoli e ieri ha visto al Comitato per l’ordine e la sicurezza della capitale quello di Roma, Gualtieri. Nei prossimi giorni sentirà i sindaci di Firenze, Torino e Palermo e giovedì vedrà l’Anci. L’obiettivo è cercare una buona sintonia che gli enti locali per creare misure non calate dall’alto ma che siano davvero efficaci.