Roma, 4 agosto 2023 – EG.5, la nuova variante Covid monitorata dall’Organizzazione mondiale della sanità, è presente anche in Italia. Gli esperti internazionali l’hanno ribattezzata “Eris”, come il pianeta nano scoperto nel 2003 e chiamato così in onore dell’antica dea greca della discordia.
“In base ai dati di sequenziamento depositati” sulla piattaforma “I-Co-Gen, nell’ultima settimana di campionamento consolidata, 10-16 luglio (dati al 31 luglio)”, informa l’ultimo bollettino settimanale diffuso dall’Istituto superiore di sanità nell’ambito dell’attività di monitoraggio di Covid-19, “la proporzione di sequenziamenti attribuibili a EG.5.1, discendente di XBB.1.9.2 con mutazioni addizionali S:F456L e S:Q52H, in crescita in diversi Paesi, è risultata pari all’8,8%”.
Cosa dice l’Oms
La variante Covid EG.5 è solo l’ultima inserita dall’Organizzazione mondiale della sanità nella lista dei mutanti sotto monitoraggio (Vum). L’ultimo report fa sapere che la variante è presente finora in 45 Paesi, con una prevalenza superiore all'11%.
La variante EG.5 risulta in crescita a partire da fine maggio. "Al momento, non ci sono prove di un aumento dei casi e delle morti o di cambiamenti nella severità della malattia connessi a EG.5", aveva segnalato il report dell’Oms.
Le raccomandazioni
Anche se i casi e i decessi da Covid-19 continuano a diminuire a livello globale, l’Oms raccomanda ai Paesi di non smantellare l’organizzazione messa in piedi ai tempi della pandemia. "L'Oms continua a consigliare alle persone ad alto rischio di indossare una mascherina in luoghi affollati, di ricevere richiami quando consigliato e di garantire un'adeguata ventilazione all'interno", è l’appello.