Vaccino Covid, Arcuri: "Individuato hub, luogo pubblico di massima sicurezza"

Il commissario straordinario per l'emergenza: "Speriamo in 202 milioni di dosi tra gennaio 2021 e marzo 2022". Sulle siringhe "nessuna preoccupazione"

Domenico Arcuri (Ansa)

Domenico Arcuri (Ansa)

Roma, 3 dicembre 2020 - "Dobbiamo lavorare tutti insieme per compiere questo ultimo passo che ci separa dalla fine di questo lungo tunnel". Il commissario straordinario per l'emergenza Covid-19, Domenico Arcuri, torna a parlare del vaccino anti-Coronavirus, sottolineando ancora che "è nostro dovere mettere tutti gli italiani in condizione di vaccinarsi in sicurezza e gratuitamente. Non intendiamo obbligarli a farlo nè mettere in campo alcuna differenziazione territoriale". L'auspicio, aggiunge Arcuri, "è che il programma condiviso con l'Unione europea, che ci riserva il 13,46% delle dosi di vaccino, ci permetta di averne 202 milioni nei prossimi cinque trimestri, tra gennaio 2021 e marzo 2022". "Con queste quantità - spiega il commissario - potremmo vaccinare a cavallo tra il secondo e il terzo trimestre dell'anno prossimo tutti gli italiani che lo vorranno e mettere tra le scorte altre decine di milioni di dosi, che serviranno per le riprese che potrebbero servire negli anni successivi". 

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Sulle modalità di somministrazione, "ci saranno dei luoghi preposti per le vaccinazioni, pensiamo anche a luoghi evocativi dove ci si va a vaccinare", ma "non so ancora se si potrà fare in macchina, anche se penso si dovrà scendere", spiega Arcuri. "Ci sarà un percorso in cui ci si registra dopo essere stati prenotati. Faranno il vaccino e andranno via". L'hub dove saranno conservati i vaccini, invece, destinati ai 1.500 punti di somministrazione, "sostanzialmente è stato già individuato - dichiara Arcuri -, penso di poter dire la prossima settimana di chi è e dove si trova". Ma in ogni caso "si tratterà - aggiunge - di un luogo pubblico, con un livello di sicurezza massima e alta sorveglianza. Dobbiamo preoccuparci dell'arrivo dei vaccini e della loro distribuzione, faremo grande attenzione anche alla protezione dei sistemi informativi". Sulle siringhe per il vaccino, poi, "aspettiamo il 9 dicembre quando scade la gara per fornitura", chiarisce Arcuri. "La richiesta pubblica di offerta è trasparente, dobbiamo solo aspettarne gli esiti. Aggiungo che l'Ue sta acquisitando un quantitativo importante di aghi e siringhe. Non ho preoccupazione su questo. Ascolto un sacco di rumore, ma in 9 mesi mi sono abituato a questo rumore di fondo". 

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Riguardo infine la possibilità di un patentino o un modo di dimostrare di essersi vaccinati al Covid, "nel sistema informativo ci sarà evidenza per chi lo ha fatto, per noi, per il Ministero della Salute, delle persone che si sono vaccinate - conclude Arcuri -. Non sono in condizione di rispondere se si arriverà" a un patentino "per fare o non fare delle cose: ma io non riesco a capire perchè la gente dopo un anno in queste condizione non avrà voglia di fare il vaccino, ma questo ce lo dimostrerà la campagna". 

Speranza: il clou a fine primavera

In serata, a Piazzapulita su La7, il ministro Roberto Speranza specifica: "Il cuore delle vaccinazioni sarà fra la fine della primavera e l'inizio dell'estate. Per allora contiamo di poter offire il vaccino a tutti gli italiani che vorranno farlo". E chiarisce: "Attenzione però, prima di dare date la serietà impone che aspettiamo la certificazione dei vaccini da parte di Ema".