Gel improvvisati e il pericolo resta a portata di mano. Già, tra i dispositivi ormai immancabili in tasche, borsette e zainetti scolastici, possono nascondersi "patacche". Decollano i test e l’Emilia Romagna fa da apripista: su oltre 150 controlli effettuati su 57 prodotti verificati, sono state trovate 65 non conformità. Per intenderci: il 42% dei gel disinfettanti passati sotto la lente era fuorilegge. Questo è il bilancio di appena 11 ispezioni. Ecco il dato emerso dal webinar ’Un primo controllo della pericolosità dei sanificanti presenti sul mercato al tempo del Covid-19’, promosso da Unioncamere Emilia Romagna, in collaborazione con i dipartimenti di Sanità pubblica delle Ausl di Bologna, Ferrara e Imola, per aggiornare le imprese sulla dinamiche di un comparto più che mai nel vivo della produzione.
Il bollettino Covid del'11 novembre
Coronavirus, Ricciardi: "Persone circolano troppo. Lockdown plausibile"
Sono fioccati 39 verbali per illeciti amministrativi, ma è solo l’inizio. "Questa tipologia di controlli viene svolta da un coordinamento interregionale di autorità – chiosa Celsino Govoni, dirigente chimico del dipartimento di Sanità Pubblica dell’Ausl di Modena e nella direzione generale sanità e politiche sociali dell’Assessorato alla Salute dell’Emilia Romagna – e da altre amministrazioni centrali coordinate dal ministero della Salute e dal ministero dello Sviluppo economico. I successivi controlli in materia di sanificanti verranno predisposti sulla base della programmazione che attueranno i dipartimenti di sanità pubblica delle Ausl per il 2021".
Ma andiamo con ordine: "Grazie al monitoraggio sono state individuate numerose non conformità – riavvolge il nastro Govoni –. Parliamo di 65 su 152 verifiche per un coinvolgimento di 43 imprese (sia dell’Emilia Romagna che di altre zone) controllate mediante lo svolgimento di sole 11 ispezioni. I controlli vengono svolti su tutti i prodotti chimici immessi sul mercato dell’Emilia Romagna, non solo delle imprese che hanno sede qui, mediante lo svolgimento di verifiche, campionamenti, prelevamenti e sequestri in supermercati, distributori all’ingrosso, rivenditori e da fornitori con diverse caratteristiche di natura legale, come i formulatori, i fabbricanti e gli importatori". Il veterinario Giuseppe Diegoli, del servizio Prevenzione collettiva e sanità pubblica della Regione: "Proprio l’esplosione del mercato in questo settore ha fatto sì che anche produttori improvvisati o impreparati si inserissero nel mercato".
Anticorpi monoclonali, "con questo trattamento impediremo al virus di penetrare nelle cellule"
Ma come può un normale cittadino riconoscere i gel (davvero) sanificanti? "I prodotti che vantano un’azione disinfettante battericida, fungicida, virucida tramite azione chimica, ricadono in due distinti processi normativi: quello dei presìdi medico chirurgici (Pmc) e quello dei Biocidi – chiarisce l’esperto Govoni –. Prima della loro immissione in commercio, devono essere valutati dall’Istituto superiore di sanità e autorizzati dal ministero della Salute o dalla Commissione europea. L’etichetta di tali prodotti riporta le modalità, la frequenza e la dose d’uso specifica. Sono diversi dai detergenti e dagli igienizzanti con i quali non vanno confusi. Per questi ultimi, che non possono vantare azione disinfettante, non è prevista alcuna autorizzazione anche se devono essere conformi alla normativa.