Giovedì 21 Novembre 2024
ILARIA VALLERINI
Cronaca

Covid in Italia, Gimbe: casi quintuplicati e raddoppiano i morti. Pregliasco: “Onda risale, ma varianti meno aggressive”

Ricoveri triplicati e aumentano i pazienti in terapia intensiva. Il virologo: “Vaccinazione necessaria per anziani e fragili, ma la raccomando a tutti”

Bollettino Covid (dati Gimbe)

Bollettino Covid (dati Gimbe)

Roma, 19 settembre 2023 – Il Covid torna a correre. La Fondazione Gimbe registra una progressiva ripresa del virus: in un mese i casi sono quintuplicati passando da 5.889 a 30.777, il tasso di positività dei tamponi è aumentato dal 6,4% al 14,9%, e i morti sono più che raddoppiati (da 44 nella settimana 17-23 agosto a 99 dal 7 al 13 settembre), l'incidenza è passata da 6 casi a 52 per 100mila abitanti. E ancora: i ricoveri in area medica, dal minimo (697) raggiunto il 16 luglio ad oggi sono più che triplicati (2.378), mentre in terapia intensiva dal minimo di 18 del 21 luglio sono saliti a quota 76. Nelle ultime quattro settimane la circolazione virale risulta aumentata in tutta Italia e la distribuzione per fasce di età registra un’incidenza maggiore progressivamente con le decadi.

"Numeri sì bassi - commenta Nino Cartabellotta, presidente Gimbe - ma anche ampiamente sottostimati rispetto al reale impatto della circolazione virale perché il sistema di monitoraggio, in particolare dopo l'abrogazione dell'obbligo di isolamento per i soggetti positivi, di fatto poggia in larga misura su base volontaria”.

A fare il punto della situazione è il virologo Fabrizio Pregliasco, docente associato di Igiene all’Università degli Studi di Milano e direttore sanitario Irccs Galeazzi.

Professor Pregliasco, i numeri sono in crescita. Cosa aspettarsi? 

"E’ chiaro che dobbiamo imparare a convivere con il virus e con il suo andamento ondulatorio che può essere paragonato ad un sasso lanciato in uno stagno. Attualmente il Covid sta cavalcando l’onda in risalita, ma è meno aggressivo rispetto al passato”. 

I contagi sono in forte aumento, è allarmante? 

"Di fatto ci stiamo reinfettando. Da un lato, la nostra risposta immunitaria è più bassa, anche se la copertura è ancora attiva. Dall’altro, osserviamo la comparsa di nuove varianti, come la Pirula, Eris e le altre, che sono immunoevasive, ma decisamente meno aggressive rispetto a quelle del passato. In questo quadro, è importante tenere alta l’asticella dell’attenzione e dare il via alla nuova campagna vaccinale (in partenza dal 25 settembre), pianificando al contempo un piano di prevenzione e azione per non farci trovare del tutto impreparati nell’ipotesi peggiore”.

Vaccini per tutti o solo per le categorie a rischio? 

"Principalmente per le categorie a rischio, fragili e anziani, ma raccomando a tutti di vaccinarsi”.

Tamponi? 

"Niente ‘tamponite’ acuta, ma tamponi per immunodepressi, in modo che possano iniziare subito le terapie anti-Covid senza incorrere in un peggioramento, e per i sintomatici. Raccomando di agire con buon senso ai familiari delle persone a rischio”. 

Mascherine? 

"Raccomando massima precauzione se si entra in contatto con persone immunodepresse e anziani o in caso di sintomi. Per ora non c’è nessuna evidenza della necessità di reintrodurre l’obbligo dove attualmente non è già in vigore”.