Venerdì 22 Novembre 2024
REDAZIONE CRONACA

Covid: giù l’incidenza, ma cresce la variante JN.1. “Aumentata capacità di eludere il sistema immunitario”

Crescono i ricoveri e le terapie intensive: la bozza del report settimanale di monitoraggio di ministero della Salute e Iss. Influenza ancora in aumento, boom tra i bimbi sotto i 5 anni

Roma, 15 dicembre 2023 – Timori per la variante JN.1 del Covid, ma torna a calare l'incidenza di contagi in Italia, dopo 5 settimane di crescita. Per Natale è atteso il picco del mix influenza-coronavirus, che ha già messo a letto centinaia di migliaia di italiani.

I dati sul Covid

I nuovi casi nel periodo 7-13 dicembre sono stati 55.542, con un'incidenza di 94 casi per centomila abitanti, contro i 101 per centomila della settimana precedente, un calo del 6,9%.

Ancora in crescita, però, i ricoveri ordinari e le terapie intensive occupate: i primi sono 7.426, l'11,9% del totale (era il 10,7% la settimana scosta), le seconde sono 240, il 2,7% (era il 2,5%).

Covid, test (foto iStock)
Covid, test (foto iStock)

Secondo la bozza del report settimanale di monitoraggio di ministero della Salute e Iss, l'incidenza più elevata è stata riportata nella Regione Lazio (148 casi per 100.000 abitanti) e la più bassa in Sicilia (2 casi per 100.000 abitanti). L'indice Rt scende a 0,80, contro 0,97 della settimana scorsa. 

Le varianti in circolazione

Sono in crescita in Italia le varianti della "famiglia" BA.2.86, la cosiddetta 'Pirola', e in particolare JN.1, la nuova sottovariante che spaventa gli esperti per la sua accresciuta capacità di eludere il sistema immunitario. In base ai dati di sequenziamento disponibili nella piattaforma nazionale I-Co-Gen, si legge nel report settimanale di ministero della Salute e Iss, nelle ultime settimane di campionamento consolidate (dati al 4 dicembre 2023), si continua ad osservare una predominanza di ceppi virali ricombinanti riconducibili a XBB. Tra questi, la variante d'interesse EG.5, con diversi sotto-lignaggi, si conferma maggioritaria.

L’analisi di Vaia

"Gli indicatori epidemiologici" Covid in Italia "riflettono un lieve decremento della trasmissibilità virale, che fa ben sperare circa la possibilità che si riducano sia la mortalità che il tasso di ospedalizzazione, anche se quest'ultimo al momento resta contenuto". Così Francesco Vaia, direttore generale Prevenzione sanitaria del ministero della Salute, commenta il bollettino settimanale Covid-19 diffuso dal dicastero. "Questo risultato - sottolinea - potrà essere ulteriormente migliorato se continuiamo a proteggere anziani e fragili sia con la vaccinazione che con l'accesso precoce alle terapie antivirali. E' pertanto indispensabile, proprio per garantire le terapie più appropriate - raccomanda Vaia - che gli ospedali attivino o potenzino percorsi sempre più ampi di sorveglianza epidemiologica con la ricerca di tutti i microorganismi, sia virali che batterici".

Influenza ancora in aumento

Ancora in crescita i casi di sindromi simil-influenzali in Italia, anche se l'aumento è contenuto, possibile indice che il picco e' vicino. Nella settimana 4-10 dicembre, secondo il bollettino RespiVirNet dell'Istituto Superiore di Sanità, l'incidenza è pari a 11,09 casi per mille assistiti (10,98 nella settimana precedente). A tale aumento concorrono diversi virus respiratori e non solo quelli dell'influenza. L'incidenza è stabile in tutte le fasce di eta', ma risultano maggiormente colpiti i bambini al di sotto dei cinque anni in cui l'incidenza è pari a 25,2 casi per mille assistiti (24,8 nella settimana precedente). Un dato alto ma comunque molto inferiore, esattamente la metà, rispetto alla scorsa stagione influenzale che ebbe numeri record, e che nella stessa settimana vedeva per i bambini un'incidenza pari a 50,3 casi mille assistiti.