Roma, 9 marzo 2022 - I contagi di Covid in Italia sono in risalita, ma "dal 1° aprile inizierà una fase di allentamento di misure restrittive". A dirlo è il sottosegretario alla Salute, Andrea Costa, che a 'Radio anch'io' su Radiouno parla anche di obbligo vaccinale per gli over 50". "Resterà fino al 15 giugno, ma la valutazione che stiamo facendo è trasformare prima di quella data il Green pass rafforzato con quello base", spiega l'esponente di governo.' "L'ipotesi, su cui mi trovo d'accordo, è provare ad anticipare la data del 15 giugno e rendere obbligatorio solo il green pass base, questo consentirebbe al lavoratore non vaccinato di tornare a lavorare, facendosi il tampone".
"Due anni fa il primo lockdown", in un'Italia impotente di fronte all'arrivo di Covid-19 nel Paese, "il decreto del 9 marzo 2020 ha stravolto le nostre vite - prosegue Costa -. Adesso, grazie ai vaccini e ai cittadini che da 2 anni rispettano le restrizioni e hanno aderito in maniera importante alla campagna vaccinale, la situazione è ben diversa". "Il 31 marzo non verrà più rinnovato lo stato di emergenza e da lì inizierà una nuova fase, con un allentamento graduale delle misure restrittive con la stessa gradualità con cui le abbiamo introdotte", sottolinea ancora il sottosegretario.
"Nei prossimi giorni -prosegue Costa - il governo emanerà un decreto con cui verrà stabilito un cronoprogramma e certamente dal 1° aprile inizierà una fase di alletamento delle misure restrittive, graduale ma fin da subito ci saranno situazioni in cui il Green pass non sarà necessario: per tutte le attività all'aperto, come bar e ristoranti, non sarà più necessario. Da lì inizierà un ulteriore e graduale allentamento ed entro giugno ci sarà uno scenario senza più restrizioni".
"Non c'è dubbio che in Italia, come in altri Paesi europei, c'è un incremento dei contagi. Dobbiamo continuare a monitorare - ha proseguito - ma siamo di fronte a numeri gestibili e la pressione sugli ospedali è sotto controllo. L'obiettivo importante è completare la terza dose: ci sono 7 milioni di italiani che devono avere ancora la dose booster e su questo tema dobbiamo dire ogni giorno che è importante completare il ciclo. Il virus può mutare, possono arrivare nuove varianti, ma oggi siamo di fronte a una popolazione vaccinata quindi questo può produrre un impatto minore rispetto al passato", conclude Costa.