Roma, 6 giugno 2020 - Continua il trend positivo dell'andamento della curva dei contagi da Covid-19 in Italia. Lo evidenzia il monitoriaggio di ministero della Salute e Istituto superiore di sanità sugli indicatori per la cosiddetta Fase 2 relativi alla settimana tra il 25 e il 31 maggio.
Dai dati risulta che nessuna Regione ha fatto registrare un indice RT maggiore di 1. Tuttavia "in quasi tutta la Penisola sono documentati focolai di trasmissione attivi. Tale riscontro, che in gran parte è dovuto alla intensa attività di screening e indagine dei casi con identificazione e monitoraggio dei contatti stretti, evidenzia tuttavia come l'epidemia in Italia di Covid-19 non sia conclusa".
FOCUS / Il bollettino Covid in Italia del 6 giugno
I dati delle Regioni
Dalla fotografia emerge che insieme alla Lombardia, che nella settimana presa in considerazione ha un'incidenza di 15,4 casi per 100.000 abitanti (per avere un'idea però del miglioramento registrato basti pensare che l'incidenza cumulativa di questa regione considerato tutto il periodo epidemico supera 886 per 100.000 abitanti), si trovano nella parte alta della forbice (con un Rt più vicino di altre alla soglia di 1) le Marche e le province autonome di Trento e Bolzano, tutte con un Rt pari a 0,86. A seguire ci sono Puglia (0,78), Abruzzo e Friuli Venezia Giulia (entrambe a 0,76), Lazio (0,75), Toscana (0,72). Nella fascia medio-bassa regioni come Umbria (0,65) e Veneto (0,61), Molise (0,59), Campania, Emilia Romagna e Piemonte con un valore di Rt pari a 0,58, Sicilia a 0,55. Seguono la Liguria con un Rt pari a 0,48, la Calabria con 0,37 e la Sardegna ferma a 0,14, tra i valori più
Le tabelle
Gli esperti invitano sempre alla cautela e segnalano come sia "necessario mantenere elevata la resilienza dei servizi territoriali per continuare a favorire la consapevolezza e la compliance della popolazione, realizzare la ricerca attiva e l'accertamento diagnostico di potenziali casi, l'isolamento dei casi confermati, la quarantena dei loro contatti stretti. Queste azioni sono fondamentali per controllare la trasmissione ed eventualmente identificare rapidamente e fronteggiare recrudescenze epidemiche".
"Il monitoraggio dice che siamo sulla strada giusta. Ma occorre ancora prudenza e gradualità", ha commentato il ministro della Salute, Roberto Speranza.