Alfredo Cospito può rifiutare i trattamenti sanitari. Ad un mese dalla richiesta del ministro della Giustizia, Carlo Nordio, il Comitato nazionale di bioetica chiarisce il quadro giuridico e bioetico che consente all’anarchico, in sciopero della fame da oltre quattro mesi, di opporsi alle "misure coercitive contro la volontà attuale della persona".
Una volontà espressa chiaramente dallo stesso Cospito che aveva sollevato una serie di quesiti di fronte ai quali chiedeva chiarimenti a Nordio. Il detenuto, tornato per la seconda volta in ospedale in seguito all’aggravarsi delle sue condizioni, ha chiesto al Tribunale di sorveglianza i domiciliari per motivi di salute. "Potrei essere morto e non se ne accorgerebbero", le sue parole commentando la possibilità di tornare a breve nel carcere di Opera, dove sta scontando la pena al 41-bis.