Sabato 27 Luglio 2024

Cospito, l’Antiterrorismo chiede la revoca del 41 bis

La Dnaa ha dato parere favorevole all’istanza presentata dal legale dell’anarchico. I giudici comunicheranno la decisione nei prossimi giorni

Alfredo Cospito

Alfredo Cospito

Roma, 19 ottobre 2023 - La Direzione Nazionale Antiterrorismo e Antimafia ha chiesto la revoca del 41 bis per l'anarchico Alfredo Cospito.

La Dnaa ha dato il suo assenso in relazione alla istanza presentata dalla difesa dell'anarchico davanti al tribunale di Sorveglianza di Roma. Ne ha dato notizia l'avvocato Flavio Rossi Albertini. I giudici di via Triboniano, che si sono riservati, comunicheranno una decisione entro i prossimi giorni.

L'udienza odierna era stata fissata dopo una istanza del difensore contro i rigetti da parte del ministro della Giustizia Carlo Nordio di due richieste di revoca anticipata del regime del carcere duro a cui è sottoposto Cospito che nei mesi scorsi ha messo in atto un lungo sciopero della fame.

La memoria depositata dai legali

Gli avvocati Flavio Rossi Albertini Rossi e Margherita Pelazza nella memoria depositata hanno sottolineato come sia cambiata la condizione del loro assistito. A partire dalla sentenza della Consulta che ha dichiarato la prevalenza delle attenuanti nei confronti della recidiva per i reati per i quali è previsto l'ergastolo, seguita dalla valutazione della "lieve entità compiuta" dalla Corte d'Assise d'Appello di Torino sull'attentato alla scuola allievi carabinieri nel Piemonte, si "ridimensiona, depotenziandola notevolmente, l'enfatizzazione della figura del Cospito, dello spessore e della caratura criminale".

I legali continuano spiegando che, se "il presupposto del 41 bis è stato espressamente individuato nella necessità di interrompere l'attività comunicativa dello stesso, al fine di sanzionare l'istigazione ravvisata nel suo contenuto, "va tenuto conto che per due volte il Tribunale del Riesame ha escluso che le esternazioni del Cospito siano idonee ad istigare o che le stesse rappresentino indicazioni idonee ad indirizzare i soggetti presenti all'esterno a determinarsi a specifiche condotte criminose, ritenendo al contrario che le medesime si sostanzino nella manifestazione del pensiero politico del suo autore".