Cosenza, 6 settembre 2019 - Un uomo ha colpito all'addome un bambino immigrato perché il piccolo si era avvivinato al passeggino del figlio. Il fatto, ricostruito da una donna che ha assistito alla scena, è accaduto nel centro di Cosenza intorno alle 19 di martedì scorso, ma se ne è avuta notizia solo oggi. Il bimbo, di origini nordafricane, è stato immediatamente soccorso dai passanti che hanno chiamato il 118 e allertato la polizia. Poi è stato portato al pronto soccorso dell'ospedale cittadino per gli accertamenti, ma fortunatamente non ha riportato gravi conseguenze.
DENUNCIATO L'AUTORE - Sul caso indagano gli agenti della Questura, che hanno acquisito le immagini delle telecamere di videosorveglianza della zona allo scopo di ricostruire l'accaduto, con l'autore del gesto che è stato identificato nel tardo pomeriggio. Si tratta di un 22enne: è stato denunciato dalla polizia, così come la moglie di 24 anni. Per entrambi l'accusa è quella di lesioni personali aggravate.
Secondo quanto si è appreso, il bambino immigrato era con i fratellini di 8 e 10 anni. I piccoli erano insieme alla madre in uno studio medico. La donna, vedendo che l'attesa della visita si prolungava, ha dato ai figli i soldi per comprare il gelato e li ha fatti uscire. Per strada, il bambino più piccolo si è avvicinato all'altro bambino, ma il padre, secondo quanto raccontato dalla testimone, lo ha colpito con un calcio all'addome.
Dura la condanna di quanto avvenuto da parte del sindaco Mario Occhiuto. "Leggo di un raccapricciante episodio di violenza accaduto nei giorni scorsi per strada a Cosenza a scapito di un bimbo di tre anni e la cosa non può che suscitarmi indignazione e sconcerto. Resto sconvolto per le modalità del fatto e perché la circostanza si sia verificata in una via del centro della nostra città", dice il primo cittadino. "Qualsiasi sia il motivo, se di natura razzista o di cieca follia - aggiunge - certamente si tratta di un gesto gravissimo che non può trovare alcuna giustificazione, né deve passare sottaciuto. Non possiamo assolutamente tollerare l'odio inconsulto e cruento, specie quando la vittima è un bimbo piccolissimo e specie se tale violenza si verifica a Cosenza, storicamente città di inclusione e accoglienza. Fermo restando che le indagini stabiliranno le effettive responsabilità, esprimo alla famiglia della piccola vittima tutta la mia vicinanza e quella dell'Amministrazione comunale".