Alessandro Rossi è responsabile dell’ufficio di presidenza della Simg, Società italiana di medicina generale, la patria dei medici di famiglia. L’abbiamo avvicinato a margine del convegno dedicato all’allargamento dei programmi di screening dell’Epatite C.
Dottore, che cosa possiamo consigliare in concreto contro questa influenza che incombe?
"La prima cosa da fare è correre a vaccinarsi, se già non si è provveduto. Non è mai troppo tardi, nel senso che siamo ancora in tempo per preparare le difese immunitarie. L’influenza è una malattia che si può prevenire con un vaccino che è al tempo stesso efficace e sicuro".
E per quelli che sono arrivati tardi o che tentennano?
"Siamo ancora dentro i termini, nel senso che è ancora possibile sottoporsi alla vaccinazione antinfluenzale".
Sono tanti quelli che nel frattempo si sono ammalati?
"Le persone che non si sono vaccinate e incappano nell’influenza devono rivolgersi al proprio medico, sembra una cosa ovvia, ma a volte si sottovaluta il ruolo del curante".
Quindi occhio alla medicina fai da te, che potrebbe portarci sulla strada sbagliata. Quali terapie sono consigliate, bisogna fare incetta di antifebbrili?
"Solitamente nelle forme influenzali senza complicanze si prescrivono farmaci sintomatici, antipiretici in presenza di rialzo della temperatura corporea, e antinfiammatori. Occorre stare a casa, stare a riposo e idratarsi bene, senza temere, le farmacie vengono rifornite costantemente".
Qualche precauzione?
"Una fondamentale raccomandazione: mai prendere antibiotici di propria iniziativa, non servono a nulla nelle malattie virali, anzi sono dannosi in questo caso, sarebbe deleterio impiegare anti infettivi per una semplice influenza".
La vitamina C funziona?
"Ci sono alcuni studi che dimostrano che questa vitamina riduce sintomatologia e durata dell’influenza, però non possiamo prenderla come una cosa risolutiva o considerarla una terapia a se stante: è un supporto che possiamo suggerire come integratore, da impiegare insieme ai farmaci che abbiamo detto prima".